Il periodo che precede il mercato di gennaio si rivela cruciale per il Napoli, squadra che sta affrontando alcune difficoltà offensive. Le prestazioni non all’altezza degli attaccanti e la scelta di fare affidamento su due cambi per cercare di dare una scossa sono temi che inquietano l’ambiente partenopeo. Con i giocatori come Neres e Simeone che vengono utilizzati per cambiare le sorti delle partite, si delinea un possibile intervento della società sul fronte del mercato. Questo articolo analizza le attuali problematiche e le potenziali soluzioni che il Napoli potrebbe adottare per affrontare il prosieguo della stagione.
Negli ultimi dodici match, il Napoli ha mostrato una certa vulnerabilità offensiva, culminata in un preoccupante utilizzo di Raspadori, che ha collezionato solamente 57 minuti di gioco. Questa scarsità di utilizzo pone interrogativi non solo sulle sue condizioni fisiche, ma anche sulla sua integrazione nelle strategie tattiche del tecnico. D’altro canto, Ngonge, che ha totalizzato 102 minuti in campo e ha avuto l’opportunità di partire titolare in una sola occasione, rappresenta un altro elemento il cui minutaggio parla chiaro: la fiducia nei suoi confronti è limitata.
Il fatto che entrambi i giocatori abbiano dimostrato di avere estimatori e richieste esterne rafforza l’ipotesi di possibili scambi o cessioni sul mercato invernale. L’accumulo di minuti ridotto per queste due risorse potrebbe portare a un ripensamento da parte della società, che, per risolvere i problemi nei finali delle partite, è spinta a vagliare ogni opzione, inclusi eventuali scambi con altri club.
Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha manifestato chiaramente il bisogno di maggiore qualità negli ultimi 30 metri. L’allenatore cerca giocatori capaci di fornire opzioni diverse e fresche. La “freddezza e precisione davanti alla porta” rappresenta una delle maggiori priorità per il mister in questo momento. Conte ha delle idee strategiche che si stanno già foggiando nel contesto di internazionalità del mercato calcistico, ma è chiaro che dovrà opporsi a un gruppo di attaccanti che deve ritrovare la sua incisività.
Ritornando al piano di rinforzo, il Napoli potrebbe guardare in direzione di alternative sul mercato, con il rischio che alcune delle attuali pedine vengano messe a disposizione per eventuali scambi. È invitante immaginare un attaccante di comprovata esperienza che possa venire a rinforzare un reparto che mostra evidenti lacune.
Con gennaio che si avvicina rapidamente, il Napoli è costretto a prendere decisioni ponderate. Nonostante il calciomercato di riparazione possa essere visto come un’ancora di salvezza, è cruciale che le mosse siano mirate a risolvere problematiche concrete e non solo a fare numero nel roster. Molti esperti di calciomercato già speculano che il club possa anche adottare soluzioni interne, optando per una valorizzazione dei giocatori già a disposizione.
Nel contesto attuale, la possibilità di una rivalutazione di Raspadori e Ngonge rimane alta, con il club che potrebbe decidere di investire sulle loro qualità piuttosto che smobilitare. Le scelte da fare dovranno considerare il lungo periodo, per non compromettere il futuro della squadra, che mira a tornare protagonista sia in campionato che nelle competizioni europee. La finestra di mercato di gennaio, quindi, non sarà solo un momento di verifica, ma anche un’opportunità di rilancio per un Napoli che non può permettersi di perdere ulteriore terreno nella corsa a un futuro brillante.