Napoli alle prese con una crisi sanitaria: medici avvertono su incidenza e mortalità per cancro

La città di Napoli si trova a fronteggiare una crisi sanitaria allarmante, con dati che rivelano un incremento drammatico di incidenza e mortalità per cancro, particolarmente per il cancro al polmone. È questo il messaggio emerso da una recente riunione al Comune, alla quale hanno partecipato i Medici dell’Ambiente della Sezione di Napoli e Provincia. Durante l’incontro, si è discusso non solo della salute pubblica, ma anche della necessità di tutelare il verde pubblico in un contesto segnato da un inquinamento sempre più preoccupante.

La grave situazione sanitaria di Napoli

Secondo i report più recenti, Napoli detiene i dati peggiori in Italia per quanto riguarda incidenza e mortalità da cancro. Uno studio epidemiologico condotto dall’ISTAT, evidenzia come la città registri un incremento della mortalità evitabile, che supera di un terzo quella di Milano, famosa per l’impatto inquinante delle sue attività industriali. Tale situazione è stata confermata da due rapporti, “Epidemiologia e Prevenzione” e un’analisi della mortalità evitabile, pubblicati nel febbraio e maggio 2024, i quali dimostrano un quadro allarmante per la salute dei napoletani.

I medici presenti alla riunione, tra cui Antonio Marfella, Gennaro Esposito, Antonella Cicale, Pasquale Ruffolo e Gaetano Rivezzi, hanno messo in evidenza come la qualità dell’aria e la scarsità di spazi verdi contribuiscano a questo triste primato. Le municipalità di Napoli, tra cui le municipalità 6, 8 e 9, detengono la maggior parte delle aree verdi, ma questo non è sufficiente a contrastare gli effetti devastanti dell’inquinamento ambientale. La correlazione tra la razionalizzazione degli spazi verdi e il decremento della salute pubblica è stata osservata da ormai quasi un decennio e rappresenta un tema di estrema urgenza.

Durante l’incontro, i medici hanno chiamato alla responsabilità le istituzioni locali, sottolineando che senza una strategia chiara per affrontare la questione della salute pubblica, l’intervento sul verde pubblico risulterà insufficiente. La gravità della situazione non può più essere sottovalutata, soprattutto considerando che, a causa dell’inquinamento, i residenti di Napoli stanno affrontando livelli di malattia cronica sempre più elevati, inclusi cancro, ictus e infarti.

Analisi della mappa interattiva del verde pubblico

Un elemento centrale della discussione è stata la mappa interattiva del verde pubblico, presentata dall’assessore Vincenzo Santagada e dai suoi collaboratori. Questa mappa rappresenta un utilissimo strumento per monitorare la distribuzione degli spazi verdi all’interno del Comune di Napoli e gli interventi effettuati dall’Amministrazione. I medici hanno accolto con favore le informazioni fornite, evidenziando l’importanza di comprendere il legame diretto tra la disponibilità di aree verdi e il benessere della popolazione.

Le aree verdi sono essenziali non solo per il miglioramento della qualità dell’aria, ma anche per promuovere uno stile di vita sano tra i cittadini. Tuttavia, il confronto tra il numero delle aree verdi e il tasso di malattia rivela un impatto negativo sulla salute pubblica. Gli studi indicano che la diminuzione degli spazi verdi è correlata a un incremento della mortalità per malattie croniche. Il rischio di sviluppare patologie gravi aumenta in modo proporzionale alla scarsità di verde nelle aree urbane.

Osservando i dati, i medici affermano che negare la realtà dei fatti porterà a conseguenze disastrose per la popolazione. Un confronto con altre città italiane e europee mostra chiaramente come un’interazione più equilibrata tra costruito e natura possa promuovere una salute migliore tra i cittadini. La sfida per Napoli è quindi creare una strategia integrata che preveda la valorizzazione e la tutela degli spazi verdi come elemento chiave per migliorare le condizioni di vita e salute della popolazione.

Inquinamento e salute: la situazione del trasporto aereo e marittimo

Durante la riunione, è emersa anche la criticità rappresentata dall’aeroporto di Capodichino e dal Porto di Napoli. Entrambi sono stati descritti come fonti di inquinamento grave per i residenti, contribuendo a un peggioramento della qualità dell’aria in tutta la città. I medici hanno sottolineato che questi due punti di accesso, sia aereo che marittimo, stanno vivendo un’espansione rapida e incontrollata che ha conseguenze dirette sulla salute dei cittadini.

I dati presentati indicano che ogni aereo che atterra o decolla provvede a rilasciare una quantità di inquinanti equivalente a quella prodotta da circa 1.000 automobili a motore acceso. Parimenti, le navi da crociera e i container attraccati al porto contribuiscono a un ulteriore aumento dell’inquinamento, equivalente a quello causato da circa 50.000 auto diesel. Questo scenario offre un quadro allarmante: i livelli di inquinamento che i napoletani sono costretti a sopportare ogni giorno superano le tolleranze sanitarie, aggravando il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari.

La chiarezza dei dati è stata accolta con interesse dai professionisti della salute, i quali ribadiscono che è imprescindibile ridurre l’impatto di queste infrastrutture. Raccomandazioni su come gestire gli effetti del trasporto aereo e marittimo sarà fondamentale nel piano di azione per la salute pubblica. Un maggiore impegno da parte delle autorità locali è fondamentale per contrastare questi rischi e dare priorità a iniziative che possano mitigare l’inquinamento e proteggere la salute dei cittadini.

L’appello dei medici è chiaro: è necessario un incontro urgente con le autorità competenti per affrontare il problema della salute pubblica in un’ottica di prevenzione primaria. La salute dei napoletani non può più essere considerata marginale e le azioni da intraprendere devono arrivare in tempi brevi. La cura del verde pubblico deve essere integrata in un piano più ampio che prenda in considerazione le fonti di inquinamento e i fattori determinanti della salute urbana.

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Redazione