A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico a Napoli, oltre 200 operatori socio-assistenziali sono stati comunicati del loro non ritorno al lavoro, sollevando serie preoccupazioni per l’assistenza agli alunni disabili. Il Comune ha preso una decisione che potrebbe lasciare molti bambini senza le necessarie figure professionali al loro fianco. Gli operatori, ora in protesta, hanno occupato un’area del Consiglio Comunale, chiedendo interventi urgenti prima del suono della campanella.
Il contesto della protesta
Le comunicazioni del Comune
La notizia rivelata dal Comune di Napoli ha colto alla sprovvista il personale della Napoli Servizi che si occupa dell’assistenza scolastica per i bambini disabili. Gli OSA, presenti nelle scuole da oltre trent’anni, sono stati avvisati di non riprendere servizio. Questo potrebbe significare l’assenza di un supporto fondamentale per quegli studenti che richiedono assistenza specifica durante le ore di lezione. Intanto, le cooperative private chiamate a subentrare non sono pronte ad entrare in servizio. Si stima che non saranno in grado di operare prima di dicembre o gennaio, lasciando un vuoto enorme nelle scuole.
La voce degli operatori
Grazia De Rosa, operatrice esperta nell’assistenza ai bambini disabili, ha espresso la sua preoccupazione, sottolineando l’importanza del loro ruolo: “Abbiamo sempre garantito l’inclusione e l’assistenza necessaria durante i momenti di difficoltà.” I lavoratori hanno anche chiesto un aggiornamento professionale, ma da Palazzo San Giacomo è arrivata una risposta negativa, facendo percepire l’inevitabile demansionamento.
Il supporto delle famiglie
La preoccupazione dei genitori
La protesta ha trovato un’eco significativa tra le famiglie colpite, con molte mamme preoccupate per la sorte dei loro figli. Una madre, il cui bambino è autistico non verbale, ha descritto la difficoltà che una situazione del genere comporta: “Mio figlio non potrà affrontare la scuola senza l’assistenza adeguata. È fondamentale per lui avere qualcuno vicino in momenti di crisi.” La mancanza di operatori formati rappresenta una minaccia concreta al benessere e all’inclusione dei bambini disabili.
Il ruolo degli OSA
Gli OSA di Napoli Servizi hanno fatto parte integrante della vita scolastica di molti alunni, offrendo un supporto che va oltre la semplice supervisione. La loro competenza e formazione sono stati un valore aggiunto nell’ambito dell’inclusione scolastica, e ora si trovano a dover affrontare una situazione critica che potrebbe compromettere l’andamento del nuovo anno e la serenità dei bambini con disabilità.
Le reazioni istituzionali
La critica del presidente della commissione politiche sociali
Massimo Cilenti, presidente della commissione Politiche sociali, ha reso noto il suo disappunto per la gestione della situazione: “A pochi giorni dall’inizio della scuola, non ci sono conferme né per gli operatori già in servizio né indicazioni per assegnare nuovi membri.” Cilenti ha evidenziato come questo bando possa cancellare anni di esperienza e competenza, mettendo in evidenza come le necessità delle scuole non siano state adeguatamente considerate.
Una crisi annunciata
Le parole del presidente della commissione mettono in luce una crisi che si è sviluppata per mancanza di ascolto alle richieste di monitoraggio e intervento. Secondo Cilenti, sarebbe stato possibile trovare una soluzione ibrida, che avrebbe permesso il proseguimento delle attività degli operatori attuali, affiancati da nuovi inserimenti. La mancanza di alternative lascia i bambini disabili vulnerabili a una situazione che suona come un chiaro allerta per le politiche sociali della città.
Il futuro degli alunni disabili a Napoli appare incerto, e la pressione per risolvere la situazione cresce man mano che si avvicina l’inizio dell’anno scolastico.