Il Napoli si trova di fronte a scelte cruciali sia in campo che durante il mercato. L’analisi delle prestazioni di alcuni giocatori, come ad esempio la posizione in campo, ha suscitato discussioni tra esperti e tifosi. In particolare, la questione riguardante l’utilizzo di Raspadori come punta centrale ha portato a una riflessione più ampia sulle potenzialità della squadra e sulla composizione della rosa, inclusi i possibili scambi e acquisti futuri.
Nelle ultime tre stagioni, Raspadori ha avuto un ruolo predominante nella formazione del Napoli, specialmente come prima punta. Nonostante sia un attaccante con capacità realizzative, la sua media di gol non è stata all’altezza delle aspettative. Giocare come attaccante centrale comporta una serie di responsabilità, che, a quanto pare, non riesce sempre a gestire nel miglior modo possibile.
Tuttavia, Raspadori mostra un potenziale significativo quando opera in posizioni più arretrate. La sua abilità nel coordinare i movimenti durante gli inserimenti rende la sua presenza in campo molto più impattante. In questa posizione, riesce a sorprendere la difesa avversaria e conclude con maggiore efficacia. L’idea di non utilizzarlo più come prima punta potrebbe rivelarsi una strategia vincente per migliorare sia le sue prestazioni che i risultati della squadra.
Se il Napoli decidesse di adottare un modulo 4-2-3-1, questo comporterebbe una maggiore flessibilità tattica. In questo schema, ci sarebbe la possibilità di schierare diversi trequartisti, aprendo le porte a Raspadori, ma anche a McTominay, sebbene il suo inserimento a quel punto debba essere valutato con attenzione.
Il passaggio a questo modulo farebbe emergere diverse opzioni in fase di attacco e costruzione di gioco. La presenza di più trequartisti darebbe la possibilità di avere maggiore creatività e variabilità nelle giocate, a condizione di scegliere i giocatori giusti per quel sistema. Per il Napoli, l’inclusione di McTominay porterebbe a una maggiore solidità a centrocampo, il che potrebbe compensare l’eventuale mancanza di equilibrio dovuta a un sovraccarico di trequartisti.
Il dibattito si è poi spostato sulla convenienza di mantenere Raspadori nella rosa piuttosto che optare per un altro esterno di fascia. Le opinioni si dividono sulla necessità di un altro attaccante rispetto a un giocatore di fascia, ma per il Napoli, un esterno di destra potrebbe rivelarsi più efficace nel garantire equilibrio e copertura difensiva.
In merito al mercato, ci si chiede se le offerte ricevute per Raspadori siano state valide. Il Gol al Parco dei Principi potrebbe giocare un ruolo importante nel far aumentare il suo valore di mercato, rendendo così il Napoli più propenso a considerare eventuali proposte. Inoltre, si è parlato di uno scambio con Zappacosta durante il periodo di trattative con l’Atalanta, ma le differenze d’età e valutarie tra i due calciatori hanno portato a una decisione controintuitiva.
Con tali dinamiche in atto, la dirigenza del Napoli dovrà valutare con attenzione le migliori strategie per affinare sia il gruppo di giocatori che la formazione in campo, rendendo la squadra sempre più competitiva in un campionato difficile e in continua evoluzione.