Un’importante operazione contro la criminalità economica ha avuto luogo a Napoli, nel quartiere Barra, con l’arresto di un individuo accusato di gestire un’organizzazione dedita alla falsificazione di banconote. Questa attività, condotta dai Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, ha portato al sequestro di una notevole quantità di denaro contraffatto e attrezzature utilizzate per la produzione di false banconote in euro.
Nella mattinata di ieri, per delega del Procuratore della Repubblica, i Carabinieri della 1^ Sezione Operativa “Roma” hanno avviato un’operazione a contrasto di una rete di contraffazione attiva in Europa. L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli, è stata oggetto di un’articolata attività investigativa che ha rivelato l’esistenza di una stamperia clandestina allestita in un’abitazione privata. L’operazione ha visto il coinvolgimento di diverse unità, tra cui il Comando Provinciale di Napoli e il Raggruppamento Operativo Speciale.
Le forze dell’ordine, attraverso una perquisizione locale, hanno individuato un vano interrato, occultato in modo ingegnoso. L’accesso alla stamperia era possibile solo tramite un sistema elettronico artigianale che permetteva di spostare una parete mobile, celata dietro una scaffalatura. Questa scoperta ha messo in luce la complessità e l’organizzazione dell’attività illecita, rimarcando l’impegno delle autorità per identificare e smantellare reti di contraffazione.
All’interno del vano interrato, i Carabinieri hanno rinvenuto una vera e propria stamperia clandestina, dotata di numerose stampanti digitali e attrezzature tecnico-grafiche. Durante l’operazione, sono state sequestrate banconote false di vario taglio, con un valore complessivo stimato di circa 2 milioni e settecentomila euro. Sono stati trovati anche 31 stampanti digitali e un ampio materiale tecnico-funzionale alla stampa.
L’operazione ha messo in evidenza la capacità dell’organizzazione di generare un ingente quantitativo di banconote contraffatte dal 2021. Secondo le stime, la stamperia avrebbe monopolizzato circa il 30% della valuta falsa in circolazione nell’eurozona, producendo oltre 15 milioni di euro in banconote false, tutte classificate dalla Banca Centrale Europea come “comuni” nel contesto delle classi di contraffazione.
Al termine delle operazioni di polizia, la stamperia clandestina è stata definitivamente sequestrata. Le misure adottate dalle autorità rappresentano provvedimenti pre-cautelari personali e patrimoniali, nell’ambito delle indagini preliminari in corso. Vale la pena sottolineare che il soggetto arrestato è considerato presuntamente innocente fino a una sentenza definitiva.
Questo caso evidenzia non solo l’operatività delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità economica, ma anche l’urgenza di meccanismi di sicurezza più robusti per affrontare la continua minaccia della contraffazione di valuta in un’epoca caratterizzata da transazioni sempre più digitalizzate. L’operazione si inserisce in un trend più ampio di rafforzamento delle misure anti-frode e, sotto l’occhio vigile della giustizia, rappresenta una vittoria significativa nella battaglia contro l’illegalità economica.