Nel cuore di Napoli, la giunta comunale ha preso una decisione significativa con l’approvazione della delibera di conferimento di beni immobili al “Fondo comparto Napoli”, una tra le iniziative più importanti per la gestione e valorizzazione del patrimonio cittadino. Questo accordo, sottoscritto con la SGR Invimit, mira a riqualificare diversi immobili storici e caserme. L’operazione segna un importante passo verso la valorizzazione di un patrimonio spesso trascurato e rappresenta una nuova occasione per restituire alla città spazi di grande valore architettonico e culturale.
I beni conferiti al fondo e gli investimenti previsti
Il conferimento di immobili, previsto per il 23 dicembre, comprende sei asset di valore, tra cui spiccano la Galleria Principe, Villa Cava a Marechiaro, il deposito ANM di via Posillipo, il deposito ANM Garittone a Miano, alcuni appartamenti in via Egiziaca a Pizzofalcone e il Palazzo Cavalcanti. Inoltre, il pacchetto comprende tre caserme collocate in punti strategici della città: quella di piazza Giovanni Bernardino Tafuri, di via della Villa Romana e di via Commissario Ammaturo. L’intera operazione ha un valore stimato pari a circa 46,6 milioni di euro, di cui un terzo già destinato alle casse comunali.
In un comunicato diffuso da Palazzo San Giacomo, si evidenzia che il piano di valorizzazione, sostenuto da un investimento di circa 20 milioni di euro da parte di Invimit, consentirà di rendere funzionali questi spazi storici e di implementare piani di recupero necessari per riportarli in vita dopo anni di abbandono e degrado. Il progetto fa parte di un più ampio Patto per Napoli, mirato a gestire e valorizzare l’immenso patrimonio immobiliare della città in modo più efficiente possibile.
La creazione della nuova Società per gli immobili di Napoli
Parallelamente al trasferimento di questi beni, il Comune ha avviato la costituzione di una Società per gli immobili, che avrà il compito di gestire e riqualificare il patrimonio municipale. Si prevede che questa nuova entità inizierà ufficialmente le operazioni nel 2025, ereditando le funzioni dall’attuale ramo di “Napoli Servizi”, già attivo nella gestione immobiliare. L’iniziativa si prefigge di razionalizzare e migliorare le operazioni legate agli immobili, garantendo un futuro più vivibile e funzionale per gli spazi pubblici.
Il sindaco Manfredi ha sottolineato l’importanza di questa operazione per il Comune, evidenziando che non solo mira a preservare la storia di Napoli, ma anche a garantire la gestione efficiente dei beni pubblici. La partecipazione al fondo, che vede il Comune di Napoli alla guida con una quota del 70%, offre all’amministrazione una direzione chiara e la possibilità di avere l’ultima parola sulle decisioni future riguardo le destinazioni d’uso degli immobili conferiti.
Novità nel Consiglio Comunale e l’opposizione costruttiva
Nel frattempo, il Consiglio comunale ha vissuto un importante sviluppo con la nascita del gruppo “Lega Napoli-insieme per Napoli”. Questo nuovo partito ha come obiettivo primario quello di offrire un’opposizione costruttiva all’amministrazione Manfredi. Rosaria Borrelli, capogruppo, ha riscontrato nel gruppo la responsabilità di rappresentare le istanze di cittadini delusi e ha espresso determinate aspirazioni nel voler lavorare per un futuro migliore per la città.
Il coordinatore cittadino, Enzo Rivellini, ha appoggiato con entusiasmo la nuova iniziativa, rilevando l’importanza di trovare una sinergia tra le forze di centrodestra per evitare che il disinteresse degli elettori cresca ulteriormente. Questo sviluppo politico potrebbe influenzare dinamiche e decisioni future all’interno dell’amministrazione locale, preparando il terreno per una nuova fase di discussioni politiche e spunti per il progresso della capitale campana.
L’approvazione del piano di valorizzazione e la costituzione di nuove forze politiche indicano che Napoli è in movimento verso un futuro che promette di essere più attivo, con una gestione del patrimonio immobiliare che potrebbe rafforzare nel tempo le fondamenta della città.