A Napoli, il Comune ha appena annunciato l’introduzione di un bonus di 32 euro sulla tassa sui rifiuti , destinato a circa 200.000 famiglie che hanno saldato la quota del 2023 e rispettato i termini di pagamento. L’iniziativa è stata comunicata dal capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Gennaro Acampora, offrendo un piccolo sollievo economico in un periodo di tensione per il costo della vita.
Il bonus Tari e i beneficiari
Chi può ricevere il bonus?
Il bonus di 32 euro sarà riconosciuto esclusivamente a quelle famiglie che hanno completato il pagamento della tassa sui rifiuti per l’anno corrente. Le stime indicano che la misura interesserà circa 200.000 nuclei familiari che, nei prossimi giorni, riceveranno l’acconto per la bollettazione Tari del 2024. Questa iniziativa rappresenta un tentativo del Comune di alleviare le difficoltà economiche delle famiglie in un contesto caratterizzato da un aumento generale dei costi.
Come funziona l’erogazione del bonus?
Il bonus è stato incluso nel bilancio di previsione 2024-2026, deliberato dal consiglio comunale il 9 aprile 2024, con destinazione d’uso specifica per “mitigare i disagi relativi all’incremento dei prodotti di prima necessità , in particolare di quelli energetici”. Questo sconto sulla Tari potrà fornire un piccolo aiuto per far fronte al caro bollette e alla crescente pressione economica sulle famiglie napoletane.
Cambiamenti nei tempi di pagamento della Tari
La nuova scansione temporale
Un cambiamento significativo rispetto agli anni passati riguarda la scansione temporale dei pagamenti, che non seguirà più il modello tradizionale. Fino ad ora, il saldo della prima rata era previsto per metà luglio e il pagamento in unica soluzione doveva avvenire entro il 31 luglio. Tuttavia, una recente giunta comunale ha adottato una delibera per modificare il calendario, permettendo una maggiore flessibilità per i cittadini.
Necessità di adeguamenti tecnici
I nuovi tempi di pagamento sono stati influenzati da necessità tecniche legate all’invio degli avvisi di pagamento. Il Comune ha stimato che il passaggio al nuovo sistema di gestione Tari richiederà tempo; così, l’elaborazione degli avvisi di pagamento per il saldo della Tari 2024 non sarà completata prima della fine di febbraio 2025. Di conseguenza, i napoletani riceveranno a breve i bollettini con le diverse rate, oltre a quello per chi intende effettuare il pagamento in unica soluzione.
La questione dell’evasione della tassa
Impatto finanziari per il Comune
Un tema cruciale che emerge dal contesto della Tari è quello dell’evasione fiscale. Le stime indicano che il Comune di Napoli subisce un danno di circa 100 milioni di euro all’anno a causa della mancata riscossione della tassa sui rifiuti. Questo è un problema rilevante, considerando che l’ammontare complessivo della Tari da incassare nel 2023 ammontava a circa 250 milioni di euro. La lotta contro l’evasione della tassa sui rifiuti rappresenta una priorità per l’amministrazione locale, sia per riequilibrare le entrate comunali che per garantire servizi adeguati ai cittadini.
Iniziative future per contrastare l’evasione
L’amministrazione comunale è consapevole dell’importanza di strategie efficaci per contenere l’evasione fiscale, che compromette le entrate necessarie al funzionamento della città . Rimanendo sul tavolo, vi è un’analisi approfondita sulle modalità da adottare per aumentare la compliance dei cittadini, migliorando anche i servizi e l’informazione relativa ai pagamenti. L’obiettivo è sensibilizzare i napoletani sull’importanza della regolarità dei pagamenti e sull’uso consapevole dei servizi pubblici.