Napoli celebra Gaetano Pesce: inaugurazione dell’opera “Tu si ‘na cosa grande” con coinvolgente performance

La città di Napoli si prepara a festeggiare la memoria e l’arte di Gaetano Pesce, il noto artista di origini campane scomparso lo scorso aprile. Domani, in piazza Municipio, sarà inaugurata la sua ultima opera, “Tu si ‘na cosa grande”, in un evento che promette di unire arte, musica e cultura. Lo spettacoloso allestimento, che include cuori giganteschi e un abito di Pulcinella alto 12 metri, rappresenta un importante tributo alle radici napoletane dell’artista e alla sua visione artistica innovativa.

L’opera: un tributo visivo alla cultura partenopea

Collocata in piazza Municipio, l’installazione di Gaetano Pesce si distingue per dimensioni e significato. Composte da una coppia di cuori alti cinque metri, trafitti da una freccia metallica, l’opera simboleggia un intenso legame tra l’artista e la sua terra natale. Dietro di essi si erge la figura di Pulcinella, icona del teatro napoletano, avvolta in un abito di tela bianca e decorata con fiori sintetici dai colori vivaci. Con un’altezza complessiva di 12 metri, l’opera supera la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto, da cui subentra, portando un messaggio di continuità culturale e innovazione.

La scelta del nome “Tu si ‘na cosa grande” non è casuale, ma una chiara dedica a Napoli, in quanto riflette l’amore dell’artista per la sua città e il desiderio di celebrare l’identità partenopea. Questo progetto è curato da Silvana Annicchino, ex direttrice del Triennale Design Museum di Milano e da sempre vicina ai lavori di Pesce. L’inaugurazione si colloca all’interno del programma Napoli Contemporanea, un’iniziativa che vuole promuovere l’arte contemporanea in città, evidenziando l’importanza culturale e storica di Napoli.

Una cerimonia ricca di emozioni: il contesto musicale

Per rendere omaggio ai desideri dell’artista, il taglio del nastro si preannuncia come un evento ricco di emozione e partecipazione. Pesce aveva espresso il desiderio di inserire un momento performativo nella cerimonia, prevedendo l’esecuzione di un pezzo musicale da un’orchestra interamente femminile. In particolare, l’orchestra eseguirà il “Bolero” di Maurice Ravel, un brano che cresce in intensità e che riflette perfettamente la forza e la bellezza delle espressioni artistiche femminili.

Durante la performance, il Pulcinella indosserà un abito che progressivamente passerà da bianco a multicolore, simboleggiando un’evoluzione e una celebrazione delle identità e delle culture. Un momento chiave sarà rappresentato da un gruppo di giovani studenti che entreranno in scena per segare un anello di una catena, un gesto simbolico che rappresenterà il potere dell’arte di liberare e trasformare. Questo evento coinvolgerà le studentesse dei licei musicali napoletani, una scelta che evidenzia l’impegno di Pesce per includere le nuove generazioni nella sua visione artistica.

Il lascito di Gaetano Pesce: una riflessione sull’arte

Gaetano Pesce ha dedicato la sua vita a esplorare temi di identità, autenticità e bellezza dell’imperfetto, creando opere che parlano non solo agli occhi, ma anche al cuore. La sua installazione a Napoli non è solo un’opera d’arte, ma un vero e proprio manifesto della sua poetica, un volo che spazia dall’estetica dello scarto alla valorizzazione del corpo umano, inteso non solo come entità fisica ma come simbolo di emozione e interazione.

Il suo rapporto con Napoli è sempre stato profondo; l’artista, orgoglioso delle sue origini, ha spesso affrontato nei suoi lavori i temi della cultura partenopea. La scelta di utilizzare materiali contemporanei e di dare vita a una narrazione visiva ricca di emozioni è perfettamente in linea con le sue pratiche artistiche. Napoli, restituendo questo tributo a Pesce, non solo ricorda l’artista, ma riporta alla luce i temi che ha tanto amato e esaltato. Ora, con l’inaugurazione dell’opera domani, la città diventa un palcoscenico di una performance che unisce arte, storia e futuro.

Published by
Valerio Bottini