Nel 1527, la città di Napoli visse momenti drammatici a causa delle invasioni francesi e delle calamità naturali. In questo contesto difficile, la popolazione si rivolse a SAN GENNARO, il Santo Patrono, stipulando una sorta di contratto notarile per garantire la propria salvezza. Oggi, quel voto è ricordato e celebrato attraverso eventi storici, rievocazioni e manifestazioni culturali. La settima edizione di “1527 Quando Napoli fece Voto a San Gennaro” è un’importante occasione per immergersi nella storia e nella tradizione della città, grazie a un programma ricco di appuntamenti.
L’iniziativa, promossa dal “Comitato promotore UNESCO per la candidatura del culto e devozione popolare di San Gennaro a Napoli e nel Mondo”, è stata lanciata nel 2020 con il supporto di diverse istituzioni, tra cui l’Arcidiocesi di Napoli e l’Università Federico II. Quest’anno, con il patrocinio e il contributo del Ministero della Cultura, il festival è più ricco che mai, proponendo un programma che vuole far rivivere le emozioni di quel lontano 1527 attraverso un corteo storico e altre attività coinvolgenti.
La Cappella del Tesoro di San Gennaro, oggi un simbolo della devozione napoletana e importante luogo di culto, rappresenta il patto fra i cittadini e il Santo. La costruzione di questa cappella fu vista come un segnale di speranza e di rigenerazione per la città, offrendo un nuovo spazio dedicato alla custodia delle reliquie e del tesoro di San Gennaro.
L’evento avrà inizio il 14 settembre, giorno dedicato alla memoria di questa storica decisione, con una serie di appuntamenti che renderanno omaggio alla devozione dei napoletani. Le attività inizieranno con visite guidate alla chiesa di Santa Maria di Montecalvario, dove sarà possibile ammirare una tavola policroma del ‘700 che rappresenta la processione degli Inghirlandati. Questo momento di cultura e storia ha anche un fine benefico, poiché le visite serviranno a raccogliere fondi per il restauro dell’opera.
Il pomeriggio del 14 settembre si darà il via a un grande corteo storico che coinvolgerà circa 300 rievocatori. Partendo dalla chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, il corteo attraverserà alcune delle zone più significative di Napoli, per giungere infine al Duomo. Qui avrà luogo la rappresentazione teatralizzata della firma del contratto tra i cittadini e San Gennaro, un momento culminante che sarà narrato da un esperto nel campo.
A chiudere la giornata sarà la rievocazione della Giostra del Carusiello, un evento che ricorda le celebrazioni spagnole in onore del Santo Patrono. La manifestazione si terrà in Piazza Mercato e includerà duelli in armatura, esibizioni di sbandieratori e cavalieri. La grande varietà degli eventi promette di coinvolgere non solo i rievocatori, ma anche il pubblico in un’esperienza unica di partecipazione culturale.
L’organizzazione invita tutti gli interessati a partecipare all’evento, sollecitando rievocatori singoli o associati a farsi avanti per contribuire a questa celebrazione storica. È possibile unirsi all’evento comunicando tramite e-mail. L’incontro di presentazione si svolgerà presso l’Istituto Cervantes, un momento di ulteriore visibilità e accoglienza per tutti i partecipanti.
La manifestazione “1527 Quando Napoli fece Voto a San Gennaro” non è solo una rievocazione storica, ma anche un’opportunità per riflettere sulle radici culturali e sulle tradizioni ancora vive nella città partenopea.