Napoli celebra il patrimonio culturale: il Premio Palazzo Ruffo della Scaletta

Un’importante cerimonia si è svolta a Napoli, dove la presentazione del volume “Palazzo Ruffo della Scaletta a Napoli, tra storia e contemporaneità“, edito da Artem, ha preceduto un evento dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia del patrimonio culturale della città partenopea. Sotto la direzione di un comitato scientifico di alto livello, il premio rappresenta un momento di riflessione e celebrazione per coloro che si sono distinti nella preservazione e valorizzazione della cultura storica napoletana.

Un comitato d’eccellenza per il premio

Il Premio Palazzo Ruffo della Scaletta è sostenuto da un comitato scientifico di grande prestigio, presieduto onorevolmente da Francesco Sabatini, ex presidente dell’Accademia della Crusca. Questo comitato include esperti di fama internazionale, tra cui Josè Vicente Quirante Rives, Roy Boardman, Valerio Caprara, Jean Digne, Marc Innaro, Ewa Kawamura, Emanuela Chiumeo e Carlo Sbordone. Grazie a questo team di professionisti, il premio si propone di esaminare e premiare non solo figure di spicco nel campo della cultura, ma anche coloro che, pur non operando direttamente in questo settore, hanno dato un contributo significativo alla vita culturale di Napoli.

Nei suoi ultimi vent’anni, l’associazione che gestisce il premio è stata attiva nel riconoscere l’impegno di individui e organizzazioni nella salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città. Questa iniziativa è anche un modo per sensibilizzare i cittadini e i visitatori sui tesori storici che la città ha da offrire, nonché per monitorare e riportare situazioni critiche riguardanti oltre duecento dimore storiche. L’associazione ha dimostrato un forte impegno anche nella segnalazione di edifici in pericolo, come il Monte di Pietà, promuovendo restauri e interventi importanti.

L’importanza del restauro nella cultura napoletana

Quest’anno, il Premio è specificamente dedicato al restauro di Palazzo Ruffo della Scaletta, un’iniziativa volta a mettere in risalto le eccellenze della cultura partenopea. Attraverso questo riconoscimento, il comitato mira a stimolare una maggiore attenzione verso la storia e i valori estetici dei luoghi storici di Napoli, cercando al contempo di coinvolgere i giovani nel mondo della cultura, specialmente in un’epoca caratterizzata dalla superficialità.

Il professor Attanasio, una voce autorevole nel campo della cultura, ha sottolineato come questa iniziativa sia un tentativo di attrarre l’attenzione non solo sui monumenti ma anche sull’importanza del loro restauro. Ciò non solo contribuisce al recupero di identità storica della città, ma genera anche opportunità turistiche, apportando un valore economico e culturale significativo. Attraverso sinergie con enti come il Museo Cappella Sansevero e il Museo Archeologico Nazionale, il progetto di restauro di Palazzo Ruffo della Scaletta rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione per la valorizzazione del patrimonio.

La valorizzazione del patrimonio culturale

L’Associazione Palazzi Napoletani ha avuto un ruolo cruciale nella valorizzazione della storia architettonica della città attraverso tour e visite guidate, portando migliaia di visitatori alla scoperta delle meraviglie nascoste di Napoli. Questo coinvolgimento attivo ha diffuso la consapevolezza del valore culturale e storico di luoghi talvolta dimenticati, incentivando l’interesse pubblico e l’amore per la propria città.

Ogni anno, le attività dell’associazione non si limitano all’assegnazione di premi, ma abbracciano anche azioni concrete di monitoraggio e di salvaguardia dei patrimoni a rischio. Case storiche, opere d’arte, e monumenti che raccontano la storia della città sono al centro di una continua opera di recupero e restauro, i cui risultati tangibili sono una testimonianza della resilienza culturale di Napoli.

In un mondo in cui la bellezza storica corre il rischio di essere ignorata, iniziative come questa rappresentano non solo un omaggio al passato, ma anche un investimento nel futuro culturale della città, contribuendo a mantenere viva la tradizione e promuovendo l’importanza del patrimonio urbano.

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