La mostra “Resonare Serenis” dello scultore Domenico Sepe ha preso forma all’Agorà Morelli, in un contesto storico e affascinante come quello del tufo di Napoli. Questo evento è stato concepito per celebrare il mito greco delle Sirene, con un approccio contemporaneo che unisce arte, moda e sostenibilità. La rassegna si preannuncia come un’opportunità per esplorare nuove vestigia artistiche e per riflettere sul significato delle antiche leggende in un’ottica moderna.
Luoghi e significato dell’esposizione
Situato nel cuore di Napoli, l’Agorà Morelli è un luogo emblematico, capace di riportare alla mente secoli di storia. In questo scenario, Domenico Sepe ha presentato “Resonare Serenis”, un’esposizione che non si limita a mostrare opere in aluminio e bronzo, ma che si propone di risvegliare un dialogo tra il passato e la contemporaneità, tra il mito e la realtà. Le Sirene, figure mitologiche che affascinano l’immaginario collettivo, sono protagoniste in sei nuove opere che rielaborano le loro sembianze in forme innovative. Attraverso l’uso di materiali nobili come l’alluminio e il bronzo, Sepe riesce a dare nuova vita a queste creature, esplorando le loro rappresentazioni alate e marine.
L’esposizione si arricchisce di due sculture di grandi dimensioni, realizzate con tecniche miste che richiamano l’archeologia e le caratteristiche stesse del tufo campano. L’intento dell’artista è quello di proiettare le Sirene in un contesto attuale, generando una connessione tra il mito e le sfide della modernità. Con il suo approccio museale, Sepe offre al pubblico non solo opere visivamente affascinanti, ma anche un’interpretazione che incoraggia a riflettere sul legame tra storia e innovazione.
Un evento atteso con ospiti illustri
La serata di apertura ha visto la partecipazione di diversi ospiti di spicco, tra cui Luigi Carbone, presidente della Commissione Cultura del Comune di Napoli. La presenza di figure rappresentative come i consiglieri comunali e professionisti del settore artistico, tra cui Isabella Valente e Maria Simonetta De Marinis, ha confermato l’importanza dell’evento per la comunità culturale locale. Gli ospiti hanno espresso entusiasmo e ammirazione per il lavoro di Sepe, sottolineando la sua abilità nell’integrare la tradizione artistica con la sensibilità contemporanea.
Durante la serata, alcuni riconoscimenti sono stati attribuiti ai protagonisti locali del mondo dell’arte, attraverso la distribuzione di litografie numerate del maestro Sepe, nonché ceramiche realizzate dalla ditta Amagè. Queste opere rappresentano un legame diretto con le storiche botteghe di Capodimonte, portando un pezzo del patrimonio artistico napoletano all’interno di una manifestazione contemporanea. Un gesto che mette in luce l’importanza della collaborazione tra artisti e artigiani, così come la valorizzazione del talento locale.
Moda e arte in sinergia
Un elemento distintivo della serata è stata l’affascinante sfilata di moda, ideata per fondere il mondo dell’arte con quello della moda. Gli abiti presentati in passerella evocavano le suggestioni delle opere di Sepe e della sua visione intima delle Sirene. Questa fusione ha permesso di rinnovare l’interesse per l’arte attraverso la moda, contribuendo a dare vita a un dialogo tra i due ambiti che normalmente sembrano distanti.
Il défilé ha attirato gli applausi del pubblico presente, trasformando l’esperienza espositiva in un momento di celebrazione della creatività. La collaborazione tra Domenico Sepe e la stilista Anna Arrichiello ha generato capi di abbigliamento che non solo riflettono lo stile personale degli artisti, ma che si propongono anche come atmosfera evocativa nel contesto delle Sirene. Un modo ingegnoso per unire l’arte visiva e il design, rendendo la mostra “Resonare Serenis” un evento unico e memorabile nella scena culturale napoletana.
L’evento ha dimostrato come il potere dell’arte possa attraversare i confini del tempo e dare spunto a nuove forme di espressione, sia attraverso le sculture di Sepe che le creazioni di moda ispirate alle sue opere. In definitiva, “Resonare Serenis” si è affermata come un evento che non solo celebra il patrimonio culturale di Napoli, ma che si proietta verso il futuro stimolando riflessioni su sostenibilità e innovazione creativa.