Un’operazione della Polizia Locale ha portato alla scoperta e chiusura di una barber shop abusiva nel centro storico di Napoli, evidenziando gravi violazioni igienico-sanitarie e furto di energia elettrica. Il locale, situato in via Ranieri, rappresentava un serio rischio per i clienti, con pratiche inaccettabili che sono state prontamente fermate dalle autorità. Questo articolo esamina i dettagli della scoperta, il contesto delle violazioni e le azioni intraprese dalle forze dell’ordine.
Le condizioni igienico-sanitarie dell’attività
Interni inaccettabili e mancanza di autorizzazioni
Durante un’ispezione condotta il 28 agosto 2024, la Polizia Locale ha trovato il “Barber Shop”, gestito da un 19enne di origini tunisine, in condizioni deplorevoli. Gli agenti hanno documentato la presenza di accumuli di lamette sporche di sangue, barattoli di tinture e un numero elevato di blatte all’interno del locale. Queste condizioni hanno suscitato grave preoccupazione, evidenziando non solo la mancanza di igiene, ma anche la totale assenza di autorizzazioni necessarie per operare.
L’attività, oltre a non avere i requisiti igienico-sanitari, non era in possesso del contratto di smaltimento dei rifiuti pericolosi, ai sensi della normativa vigente. La presenza di rifiuti potenzialmente infetti, quali le lamette usate, destava allerta per la salute pubblica. La mancanza di procedure appropriate per la gestione di tali materiali organici rappresentava un’evidente violazione delle leggi di sicurezza e sanità.
Manomissione del contatore elettrico
Come avveniva il furto di energia
Oltre alle gravi violazioni igieniche, durante l’ispezione è emersa anche una sofisticata manomissione del contatore elettrico. Gli agenti hanno rinvenuto un sistema di canaline occultate, attraverso le quali si effettuava un’allacciata diretta alla montante elettrica di ENEL. Questa pratica, oltre a essere illegale, rappresentava un danno non solo per la società di distribuzione di energia, ma contribuiva anche all’operatività illegale del locale.
I tecnici del servizio elettrico, giunti sul posto per verificare la situazione, hanno confermato che il sistema rudimentale di bypass del contatore elettrico permetteva l’approvvigionamento furtivo di energia. Questa manomissione non solo aggravava la situazione legale del proprietario del barber shop, ma sollevava interrogativi su quanti altri locali potessero operare con metodi simili nella zona.
Le conseguenze legali dell’operazione
Sequestro del locale e denunce penali
Alla luce delle evidenze raccolte, il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo, con ritiro delle attrezzature utilizzate per l’attività illegale e dei rifiuti rinvenuti. Inoltre, il giovane titolare è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti e furto aggravato. La normativa vigente prevede severe sanzioni per simili irregolarità, e la magistratura procederà con l’istruttoria del caso.
Attualmente, le indagini sono volte a quantificare la somma evasa dal fisco e l’ammontare dell’energia elettrica non pagata. La Polizia Locale, con l’unità operativa dedicata alla repressione dei reati ambientali e contro il patrimonio, ha intensificato i controlli nella zona, invitando i cittadini a segnalare eventuali situazioni sospette.
L’episodio di via Ranieri sottolinea l’importanza della vigilanza sulle attività commerciali, soprattutto in contesti vulnerabili come il centro storico di Napoli, dove la presenza di attività abusive può compromettere la salute pubblica e la legalità.