Il Napoli prosegue la sua cavalcata in Serie A, battendo il Monza per 2-0 davanti a un pubblico entusiasta allo stadio Maradona. Grazie alle reti di Politano e Kvaratskhelia nel primo tempo, gli azzurri si issano in solitaria al primo posto, lasciando dietro di sé le tradizionali favorite del campionato. L’incontro mette in luce la solidità della squadra, sotto l’attenta osservazione di Luciano Spalletti, che era presente in tribuna.
Le scelte tattiche dei due allenatori sono state determinanti nel definire lo svolgimento della partita. Per il Napoli, il tecnico Antonio Conte ha mantenuto l’undici titolare che aveva affrontato la Juventus, apportando solamente un cambiamento forzato in porta: il giovane Caprile ha sostituito Meret, infortunato. Il tecnico ha scelto di puntare su un modulo collaudato, rimanendo fedele alla sua strategia.
Per quanto riguarda il Monza, l’allenatore Alessandro Nesta ha disposto un sistema cauteloso, consegnando le chiavi dell’attacco a Djuric, supportato da Maldini. Nesta ha deciso di schierare una formazione che potesse garantire solidità difensiva, puntando a colpire in contropiede, una scelta che, purtroppo per lui, non ha portato i frutti sperati.
Il Napoli ha mostrato una maggiore intensità e capacità di possesso, creando numerose occasioni da rete e mettendo in difficoltà la retroguardia del Monza. Le scelte strategiche dei due allenatori hanno messo in evidenza le differenze tra le due squadre, con il Napoli che ha dominato sia nel possesso palla che nelle realizzazioni.
Fin dai primi minuti dell’incontro, il Napoli ha preso in mano le redini della partita. Il Monza ha scelto di ripiegarsi nella propria metà campo, cercando di contenere le avanzate avversarie. Tuttavia, al 22′, un’illuminante invenzione del numero 21 azzurro, Politano, ha sfondato il muro difensivo ospite. Dalla fascia destra, l’esterno ha compiuto un dribbling irresistibile, penetrando in area e sorprendendo il portiere Turati con un tiro preciso.
Il raddoppio è arrivato al 34′: Kvaratskhelia ha trovato la via del gol su una palla vagante, trovandosi nel posto giusto al momento giusto dopo un tentativo di McTominay. Il giocatore georgiano ha confermato la sua abilità realizzativa, fissando il punteggio sul 2-0, che ha caratterizzato il primo tempo e ha lasciato i tifosi entusiasti.
Questa fase di gioco ha messo a nudo le fragilità difensive del Monza e il potere offensivo del Napoli, che ha mostrato una fluidità nel gioco e una capacità di finalizzazione che potrebbe rivelarsi decisiva per il prosieguo del campionato.
Durante la ripresa, il Napoli ha mantenuto il pieno controllo del match, mostrando un atteggiamento pragmatico. Forti del doppio vantaggio, gli azzurri sono stati abili a gestire il ritmo del gioco, senza correre rischi significativi. Anche se Conte ha mantenuto la sua formazione titolare per gran parte della seconda frazione, ha iniziato a effettuare cambi strategici a partire dal 75′, sostituendo Kvaratskhelia con Mazzocchi e rimanendo con un assetto di 3-4-2-1.
L’ingresso di Neres e Raspadori nel finale ha portato freschezza all’attacco. Proprio Raspadori si è reso protagonista, sfiorando la rete con un tiro che ha lambito il palo. Nonostante le diverse opportunità create, il Napoli non è riuscito a incrementare il suo vantaggio.
Nel recupero, Spinazzola e Gilmour hanno anche fatto il loro ingresso in campo, offrendo un contributo ulteriore alla gestione della partita. Gli ultimi minuti hanno visto un Monza in difficoltà nel reagire, incapace di impensierire il Napoli, che ha festeggiato una vittoria importante per la propria corsa verso la vetta.
Una presenza particolare ha arricchito l’atmosfera al Maradona: Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli e attuale ct della Nazionale italiana, ha assistito all’incontro dalla tribuna. Con il suo occhio attento, Spalletti ha sicuramente analizzato le performance degli azzurri, consapevole dell’importanza di un momento tanto cruciale nella stagione.
Spalletti ha già in programma di continuare il suo coinvolgimento nel mondo del calcio, con visite a istituti e strutture come l’ospedale Santobono e il carcere minorile di Nisida, dove la sua figura e il suo impegno sociale possono fare la differenza. La sua presenza allo stadio ha rappresentato un segnale di continuità con il progetto Napoli che continua a brillare in campionato.
Un aspetto interessante della partita è stata la prima convocazione in Serie A per Claudio Turi, portiere classe 2005 della Primavera del Napoli. L’infortunio di Alex Meret ha aperto la porta a questa opportunità senza precedenti per il giovane estremo difensore. Sebbene si sia accomodato in panchina anche nella gara di Coppa Italia contro il Palermo, questa domenica rappresenta un passo significativo nella sua carriera.
La situazione di Turi ha destato interesse tra i tifosi e gli addetti ai lavori, in quanto i giovani talenti rappresentano il futuro della squadra partenopea. Con la fase di transizione che il Napoli sta vivendo, la presenza di giocatori emergenti come Turi potrebbe rivelarsi vantaggiosa e costruire un legame con la tradizione del club nel lanciare giovani promesse nel grande calcio.