Un’importante manifestazione contro la violenza si è svolta a Napoli, evidenziando la crescente preoccupazione per la sicurezza nella città. In questo contesto, il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso la sua opinione critica riguardo agli attuali strumenti di lotta contro la criminalità, come la videosorveglianza. Secondo Manfredi, la situazione richiede un approccio più integrato, che preveda un monitoraggio più attivo e coinvolgente del territorio, in particolare nelle ore notturne.
Durante l’evento organizzato da Libera, il sindaco Manfredi ha sottolineato che le istituzioni stanno facendo passi avanti, ma questi non sono ancora sufficienti per affrontare il problema della violenza. La sua affermazione evidenzia una frustrazione crescente nei confronti di strumenti come la videosorveglianza, che non rappresenta una soluzione definitiva. Sebbene questo strumento possa rivelarsi utile per le indagini post-crimine, Manfredi insiste che per prevenire la violenza è necessario un approccio più proattivo.
Secondo le sue parole, è fondamentale avere una presenza significativa delle forze dell’ordine nelle strade, soprattutto nelle ore notturne. La semplice installazione di telecamere non può sostituire la necessità di agenti di polizia che monitorino effettivamente le aree vulnerabili. Manfredi suggerisce che le risorse umane debbano essere ampliate per garantire maggiore sicurezza e un controllo efficace del territorio.
Inoltre, il sindaco ha messo in evidenza l’importanza di un intervento nelle comunità, specialmente per i giovani che potrebbero essere influenzati da modelli criminali. È essenziale implementare programmi di sostegno che offrano alternative valide e costruttive ai giovani, in modo da ridurre la loro attrazione verso comportamenti devianti. Questi sforzi dovrebbero essere coordinati e strategici, mirando a instaurare un legame forte tra le istituzioni e la comunità.
Manfredi ha descritto il contesto della violenza a Napoli come un fenomeno diversificato e frammentato rispetto ai tempi delle grandi organizzazioni camorristiche. Questo cambiamento di scenario richiede un’approccio diverso, in cui l’azione per la sicurezza non deve essere episodica ma continuativa. Il sindaco ha sollecitato un’attività costante e non solo interventi occasionali, con il fine di affrontare efficacemente la violenza che colpisce diverse fasce della popolazione.
Un altro punto cruciale sollevato da Manfredi è il legame tra gli eventi violenti, che spesso coinvolgono persone vicine tra loro, come familiari o amici. Questo aspetto suggerisce la necessità di un’analisi più approfondita delle dinamiche sociali che alimentano la violenza, permettendo di adottare strategie più mirate e efficaci.
La dimensione sociale della violenza, secondo il sindaco, richiede una risposta integrata che coinvolga non solo le forze di sicurezza, ma anche altri attori sociali e istituzionali. Dalla formazione alla sensibilizzazione, è essenziale lavorare in sinergia per ridurre il rischio di ripetizione di tali atti e incentivare un cambiamento culturale.
La manifestazione di oggi ha dato una chiara voce a queste preoccupazioni e ha rafforzato la necessità di un impegno collettivo per migliorare la situazione della sicurezza a Napoli, un tema che resta al centro del dibattito pubblico.