Il Napoli continua il suo cammino in campionato, caratterizzato da performance variabili che attirano l’attenzione di esperti e osservatori. In un editoriale per La Repubblica, il giornalista Paolo Condò offre uno sguardo critico sulla recente vittoria della squadra di Antonio Conte contro il Como. La raffinatezza del centrocampo partenopeo e le potenzialità dei nuovi innesti, come Lukaku e Neres, sono argomenti di discussione, ma i segnali di pigrizia degli azzurri non passano inosservati.
Il match contro il Como, giocato allo Stadio Maradona, ha visto il Napoli trovare il gol dopo soli 25 secondi, dando così il via a una partita che, almeno in avvio, sembrava favorire una performance convincente. Tuttavia, Condò evidenzia che tale inizio fulminante potrebbe aver inconsciamente alimentato una certa complacenza nella squadra. Per un club che non ha impegni europei, la gestione delle energie e della concentrazione diventa cruciale. Secondo Condò, il Napoli avrebbe dovuto mantenere un approccio umile e determinato, ma il primo gol potrebbe aver offuscato la necessità di questa attitudine.
La critica di Condò non si limita all’aspetto della motivazione. Il giornalista fa notare che, sebbene l’impatto iniziale sia stato incoraggiante, il Napoli ha avuto difficoltà a tenere alta l’intensità di gioco e a mantenere un controllo costante sul match. Dopo un primo tempo in cui la squadra partenopea ha mostrato momenti di brillantezza, ha ceduto il passo a una performance meno incisiva, dando così spazio al Como di farsi valere in alcune fasi della gara. Questi segnali di pigrizia, secondo Condò, devono essere attentamente valutati da Conte, il quale avrà sicuramente dato indicazioni precise per raddrizzare la situazione durante l’intervallo.
Un altro elemento di interesse nell’analisi di Condò riguarda i nuovi calciatori che si sono uniti al Napoli, in particolare Lukaku e Neres. Entrambi i giocatori hanno avuto occasioni per dimostrare il loro potenziale, ma il loro rendimento appare ancora in fase di rodaggio. Condò mette in evidenza come Lukaku, con la sua capacità di fare la differenza, possa rivelarsi fondamentale per il Napoli nella sua corsa verso il titolo. Tuttavia, la sua integrazione nel sistema di gioco richiede tempo e, pertanto, gli allenatori dovranno monitorare attentamente il suo sviluppo.
D’altra parte, Neres ha mostrato lampi di genio, ma è plausibile che la sua capacità di produrre numeri impressionanti in poco tempo possa crescere con il passare delle partite. Entrambi i giocatori sono chiamati a inserirsi in un centrocampo che condensa talenti come Lobotka, Anguissa e McTominay, il quale si è dimostrato essere una macchina ben oliata in fase di recupero e transizione. L’armonia e la comunicazione tra questi elementi del centrocampo saranno essenziali per garantire al Napoli un gioco fluido e reattivo.
Il tecnico Antonio Conte, rispondendo alle osservazioni di Condò, ha riconosciuto l’importanza di mantenere la concentrazione e l’intensità anche dopo un inizio promettente. La gestione delle energie fisiche e mentali è fondamentale, soprattutto quando si affrontano squadre che, pur non avendo una grande reputazione, possono facilmente mettere in difficoltà chi non si impegna al massimo. La lungimiranza di Conte nel gestire il gruppo e inculcare nei giocatori l’importanza di rimanere umili e determinati sarà cruciale per affrontare le sfide future.
In un campionato così competitivo, ogni partita rappresenta una nuova opportunità per migliorarsi, e il Napoli dovrà affrontare ogni incontro con la giusta mentalità. Il tecnico è consapevole che le insidie sono sempre dietro l’angolo e che ogni avversario, indipendentemente dalla sua posizione in classifica, può rivelarsi un avversario temibile. Il lavoro di Conte si concentrerà quindi non solo sul miglioramento delle prestazioni individuali, ma anche sull’affinamento della coesione di squadra e sull’ottimizzazione delle tattiche di gioco, aspetti fondamentali per costruire un percorso di successo.