Napoli e l’assenza di competizioni europee: le riflessioni di Marco Azzi sulla settimana tipo

Il Napoli si trova in una situazione peculiare per la stagione 2023-2024, poiché non parteciperà a nessuna competizione europea. Questa assenza di impegni internazionali offre ai partenopei una settimana tipo diversa, ma non priva di rischi. Marco Azzi, noto giornalista di Repubblica, ha condiviso le sue opinioni sul tema attraverso un tweet, mettendo in luce gli effetti che questa condizione potrebbe avere sulla squadra.

Le conseguenze dell’assenza di competizioni europee

L’assenza di competizioni europee comporta chiaramente una settimana di riposo in più per il Napoli, che può dedicarsi alla preparazione delle partite di campionato senza le pressioni e i viaggi tipici delle coppe. Tuttavia, Azzi mette in evidenza un lato meno favorevole di questa situazione. Secondo il giornalista, la mancanza di partite internazionali potrebbe non essere affatto un vantaggio. Le competizioni europee, infatti, sono in grado di alzare il livello di gioco delle squadre, stimolando la concorrenza e mantenendo alta la tensione tra i giocatori.

Quando una squadra è impegnata in tornei come la Champions League o l’Europa League, i calciatori si trovano a fronteggiare avversari di calibro superiore, il che spinge a miglioramenti sempre maggiori, sia a livello individuale che collettivo. Questo confronto costante contribuisce a mantenere il gruppo motivato e affiatato. In mancanza di tali stimoli, la squadra rischia di adagiarsi su ritmi di allenamento e prestazioni che potrebbero non essere sufficienti per reggere il passo in un campionato competitivo come la Serie A.

La competizione interna e la gestione delle tensioni

Un altro aspetto sottolineato da Azzi riguarda la diminuzione della competizione interna tra i giocatori. Con un numero ridotto di partite da affrontare, è più complesso mantenere alta la motivazione tra tutti gli atleti in rosa. Avere pochi impegni stagionali potrebbe ridurre le opportunità di rotazione e di gioco per alcuni membri della squadra, portando a un possibile clima di tensione o insoddisfazione.

La competizione sana all’interno del gruppo, spesso alimentata dal confronto con altri club europei, è fondamentale per mantenere i giocatori concentrati e impegnati. Senza Coppe a cui aspirare, c’è il rischio che la squadra subisca una flessione, perdendo di vista gli obiettivi e la voglia di lottare. Affrontare questa situazione con la giusta mentalità sarà cruciale per il Napoli, che ha già sofferto in passato, come evidenziato nella stagione precedente, dove ha finito al decimo posto.

Il decimo posto dello scorso anno: un monito per la stagione attuale

La riflessione di Azzi sul decimo posto del Napoli nella passata stagione non è casuale. Questo risultato, che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi e alla dirigenza, deve servire da monito per evitare di ripetere gli stessi errori. La squadra ha bisogno di risalire la china e tornare a competere per posizioni di vertice. Le scelte di gestione, la preparazione atletica e il coinvolgimento di tutti i giocatori saranno fondamentali affinché ciò avvenga.

Senza impegni europei, il Napoli avrà l’opportunità di concentrarsi al 100% sul campionato, ma dovrà farlo con la giusta mentalità e preparazione. L’assenza di Coppe internazionali e le pressioni ad essa correlate potrebbero, paradossalmente, trasformarsi in un rischio per la squadra. Mantenere viva la competitività e l’ansia di prestazione diventa, quindi, una priorità per affrontare un’annata che si presenta già sfidante.

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Redazione