La sedicesima giornata di Serie A ha messo in scena una sfida affascinante tra il Napoli e il Venezia, un incontro che ha visto protagonisti alcuni dei migliori talenti del calcio italiano. Da una parte, il tecnico del Napoli, Conte, ha sorpreso con una formazione audace e innovativa, schierando per la prima volta in stagione la coppia Kvaratskhelia-Neres, mentre il Venezia di Di Francesco ha fatto scelte inaspettate, lasciando in panchina il potente attaccante Pohjanpalo.
Scelte tattiche e formazioni in campo
Conte ha deciso di adottare un 4-3-3, mettendo in evidenza la mobilità e la creatività della sua squadra. La coppia Kvaratskhelia-Neres è diventata subito il fulcro dell’attacco partenopeo, supportata da Lukaku, il potente centravanti belga. Dall’altra parte, Di Francesco ha optato per una strategia più prudente, schierando Yeboah nel ruolo di attaccante centrale, assistito da Oristanio e Busio. Questa scelta ha attirato l’attenzione, considerando la panchina di Pohjanpalo, un giocatore determinante per le sorti dell’attacco lagunare.
Il ritmo della partita è stato elettrizzante fin dai primi istanti, con le due squadre pronte a lanciarsi in attacco. McTominay ha mostrato grinta, pressando costantemente la mediana e cercando di conquistare il pallone, mentre Lukaku ha dimostrato la sua velocità , cercando di scardinare la difesa avversaria. Le prime azioni hanno messo in chiaro che entrambe le formazioni volevano portare a casa il risultato e che nessuna era disposta a cedere il passo.
Tentativi e parate decisive
La prima grande occasione del match è arrivata al quarto minuto con Rrahmani, il difensore kosovaro che ha colto un corner battuto da Neres. La sua conclusione di destro è stata ben parata dal portiere Stankovic, che ha deviato in angolo. Questa parata ha messo in evidenza non solo il talento del portiere, ma anche la volontà del Napoli di prendere il comando fin da subito.
Il Venezia, nonostante le difficoltà iniziali, ha tentato di rispondere. Un’azione pericolosa è giunta dal duo Zampano-Yeboah, il quale ha fatto tremare il Maradona, ma Meret ha risposto prontamente, deviando in corner una conclusione ben mirata. Il primo tempo è stato caratterizzato da azioni concitate, con il Napoli che sembrava dominare, ma con il Venezia che stava cercando di ricucire le sue maglie difensive e ripartire in contropiede.
La svolta dal dischetto e un finale avvincente
Al 36′, la partita ha preso una piega inaspettata quando Cosso ha fischiato un rigore per un fallo di mano di Idzes in area, dopo un tiro-cross di Olivera. A questo punto, Lukaku si è avvicinato al dischetto con determinazione, ma Stankovic ha sfoderato una grande parata, ipnotizzando il centravanti e mantenendo il punteggio sullo 0-0. Questo è stato un momento cruciale, poiché il Venezia ha guadagnato nuova energia e motivazione dopo aver evitato quello che sembrava un gol certo.
Subito dopo l’errore dal dischetto, Anguissa ha avuto un’altra opportunità per il Napoli, con una conclusione che ha trovato la respinta avversaria. Kvaratskhelia ha provato a rimettere in gioco la situazione, ma il camerunense ha alzato il pallone da un’ottima posizione, sprecando un’altra chance.
Nel finale del primo tempo, il Venezia ha tentato di proporre una reazione, ma la difesa del Napoli ha mantenuto alta la guardia, chiudendo ogni varco e mantenendo il punteggio fermo a 0-0.
Entrambe le squadre si sono dimostrate desiderose di segnare, ma la partita si è chiusa senza reti. La sfida ha lasciato aperti molti interrogativi su come si svilupperanno le prossime giornate; mentre il Napoli ha dimostrato di avere una rosa profonda e talentuosa, il Venezia ha mostrato spirito di lotta, pronto a fronteggiare qualsiasi avversario.