La situazione dei rifiuti a Napoli Est è diventata drammatica, con strade sporche e cassonetti stracolmi di immondizia. Questa realtà, che sembrava scongiurata solo qualche mese fa grazie all’avvio della raccolta differenziata porta a porta da parte di Asia, ha messo in evidenza le fragilità del servizio. Un’iniziativa prevista nel piano per la creazione di un biodigestore destinato alla raccolta della frazione umida, ora a rischio a causa del deteriorarsi delle condizioni igienico-sanitarie.
Nei mesi scorsi, la VI Municipalità di Napoli si era distinta per il lancio di un sistema di raccolta porta a porta. Un progetto ambizioso e atteso, annunciato come un passo cruciale verso la gestione sostenibile dei rifiuti, finalizzato ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata e a ridurre i disagi causati dall’accumulo di spazzatura nelle strade. In questa fase iniziale, infatti, sembrava che le cose andassero per il verso giusto. Gli indicatori segnalavano risultati incoraggianti e il coinvolgimento dei cittadini era stato soddisfacente.
Tuttavia, dopo solo due mesi dall’introduzione del sistema, le promesse di un servizio efficiente si sono scontrate con la realtà. I ritiri dei rifiuti hanno cominciato a essere irregolari e discontinui, generando malcontento tra la popolazione. A contribuire a questa grave situazione è stata anche la crescente inciviltà di alcuni cittadini, che hanno contribuito al degrado ambientale vandalizzando cassonetti e spazi pubblici. Questi eventi hanno avuto un impatto diretto sulla percezione del servizio e sull’andamento della raccolta differenziata, che necessiterebbe di continuità e regolarità per poter risultare efficace.
Patrizio Gragnano, consigliere della VI Municipalità, ha denunciato la gravità della situazione ambientale attuale, sottolineando il tradimento del patto per la realizzazione del biodigestore. Secondo il consigliere, il fallimento della raccolta porta a porta minaccia non solo il progetto del biodigestore, ma richiede anche una rivalutazione dell’accordo stesso. Gragnano ha comunicato di aver inviato una pec all’assessore all’ambiente e ai vertici di Asia, per richiedere chiarezza sulla situazione attuale e l’apertura di un tavolo di discussione riguardante la gestione dell’impianto.
Il consigliere ha espresso preoccupazione per il futuro della municipalità, affermando che “Napoli Est non può continuare a essere considerata la pattumiera della città.” Le crescenti difficoltà da parte di Asia nel gestire il servizio di nettezza urbana potrebbero comportare un ripensamento su come affrontare la questione in modo più efficiente e sostenibile. L’enfasi su una gestione di qualità dei rifiuti è più che mai necessaria, dato che una buona parte della popolazione ha già manifestato dubbi sull’efficacia del sistema attuale.
La VI Municipalità, che aveva sperato in una ripartenza grazie alla raccolta differenziata, si trova quindi a dover affrontare una nuova crisi. È imperativo che si trovino soluzioni immediate, per restituire ai cittadini un ambiente vivibile e per garantire che i progetti già avviati possano vedere la luce.