Napoli: i bambini dello Spartak San Gennaro in piazza per difendere il diritto allo sport

Napoli: i bambini dello Spartak San Gennaro in piazza per difendere il diritto allo sport - Ilvaporetto.com

Un’importante tematica sociale è emersa nel cuore di Napoli, dove un gruppo di bambini della scuola di calcio popolare Spartak San Gennaro, insieme ai genitori e rappresentanti del progetto, ha manifestato per sensibilizzare le istituzioni locali. L’obiettivo è quello di opporsi a una delibera che potrebbe limitare l’accesso agli impianti sportivi comunali, essenziali per le attività di volontariato.

L’importanza della scuola di calcio Spartak San Gennaro

Un progetto di volontariato sociale

La scuola di calcio popolare Spartak San Gennaro, attiva da circa sei anni, è un’importante iniziativa che coinvolge ragazzi e bambine provenienti da alcuni dei quartieri più difficili di Napoli, come Montesanto, Quartieri Spagnoli, Materdei e Sanità. Questo progetto non solo offre la possibilità di praticare sport, ma si configura anche come un forte strumento di inclusione sociale e prevenzione della devianza giovanile. Ogni anno, circa un centinaio di giovani trovano nel calcio un’alternativa positiva, a cui possono accedere senza pagare quote di iscrizione.

L’appello dei genitori

Durante la manifestazione, i genitori dei partecipanti hanno alzato la voce per richiedere un impegno concreto da parte delle istituzioni comunali. Susy, madre di un bambino di 11 anni, ha sottolineato l’importanza di garantire agli adolescenti spazi nei quali possano crescere e divertirsi, lontano dalle insidie delle strade del quartiere. Tiziana, anche lei madre di un giovane atleta, ha evidenziato come la carenza di strutture sportive nel centro città renda fondamentale la funzione di realtà come lo Spartak San Gennaro, che invece di essere penalizzate dovrebbero ricevere supporto e riconoscimento.

La delibera comunale e le sue conseguenze

Opportunità e rischi per le realtà popolari

La delibera attualmente in discussione prevede la messa a reddito degli impianti sportivi comunali attraverso tariffe agevolate. Nonostante l’intento di promuovere uno uso più sostenibile degli spazi pubblici, questa misura rischia di compromettere gravemente attività come quelle dello Spartak San Gennaro. La presidente Ester Serra ha chiarito che l’associazione dovrebbe sostenere un costo di circa 11.000 euro all’anno per affittare il campo comunale Lieti di Capodimonte, una somma che risulta insostenibile per una realtà autofinanziata.

L’intervento delle istituzioni

In risposta alle preoccupazioni espresse, il consigliere comunale Sergio D’Angelo ha avanzato un emendamento alla proposta di delibera, che mira a garantire accesso gratuito agli impianti sportivi per le associazioni che operano nel settore senza scopo di lucro. Questa iniziativa potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per le realtà sportive impegnate nel sociale, come lo Spartak, frenando l’eventuale chiusura delle attività.

Il supporto della comunità e il ruolo dell’attore Gianfranco Gallo

L’appoggio di figure pubbliche

Durante la manifestazione, era presente anche l’attore e drammaturgo Gianfranco Gallo, che ha sostenuto la causa dello Spartak San Gennaro. Gallo ha già collaborato in passato con la scuola di calcio, dedicando un documentario e iniziative di raccolta fondi. Il suo impegno e quello di altre personalità del mondo dello spettacolo amplificano la visibilità del problema, facendo emergere l’importanza di consentire ai bambini di praticare sport in un contesto privo di discriminazioni.

Valori e comunità

Il messaggio che emerge dalla lotta dello Spartak San Gennaro è chiaro: lo sport non deve essere privato, ma una forma di aggregazione e inclusione. Alessandro Ventura, allenatore della squadra, ha sottolineato il valore educativo e sociale delle attività praticate dai ragazzi. Il gruppo porta avanti una missione ben precisa: offrire ai giovani un’alternativa sana e positiva, contribuendo così a costruire una comunità coesa e responsabile.

La situazione rimane complessa e oscilla tra la speranza di una risoluzione favorevole e il rischio di un inaridimento delle opportunità per i giovani nel territorio. La battaglia per il diritto allo sport e per l’accesso agli impianti di gioco assume dunque un’importanza cruciale per la città di Napoli.

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