In un contesto di crescente attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente e degli alberi urbani, oggi alle 11.30 in viale Raffaello, nel quartiere Vomero di Napoli, il Comitato San Martino ha organizzato una cerimonia commemorativa per “Pino”, un albero recentemente abbattuto dal Comune. L’episodio ha suscitato indignazione tra i cittadini, che ritenevano l’albero in buona salute e la cui rimozione pare fosse motivata da ragioni private e non pubbliche. Durante l’evento saranno presenti figure significative, come lo scrittore Maurizio de Giovanni, noto per la sua opposizione all’abbattimento.
La controversia sull’abbattimento dell’albero
La salute di Pino e la reazione dei cittadini
Pino era un albero che molti residenti di Napoli consideravano un elemento prezioso del verde cittadino. Negli ultimi giorni, il suo abbattimento ha suscitato una serie di reazioni contrastanti tra i cittadini. Molti si sono espressi sui social network, evidenziando come l’albero fosse in ottima salute e ancorato a una tradizione di cura e rispetto per il patrimonio ambientale della città. La decisione del Comune di abbattere l’albero ha sollevato interrogativi sulla gestione degli spazi verdi e sull’effettiva trasparenza delle decisioni amministrative.
I residenti del quartiere del Vomero hanno lamentato la mancanza di comunicazione da parte dell’amministrazione, ragionando che l’abbattimento sembri anche alludere a interessi privati piuttosto che al bene comune. Altri cittadini hanno coinvolto amici e familiari nella protesta, giungendo alla commemorazione per rendere omaggio al Pino e per esprimere il loro disappunto verso tali decisioni. Questo evento ha rappresentato non solo una condanna dell’azione amministrativa, ma anche una richiesta di maggior attenzione alla cura dell’ambiente urbano.
La posizione del Comitato San Martino
Il Comitato San Martino, promotore dell’evento, ha annunciato che porterà avanti una richiesta ufficiale di risarcimento danni all’amministrazione comunale. Nella nota diffusa recentemente, il Comitato richiede un’“immediata ed urgente ripiantumazione di alberi” nelle fossette vuote e cementate di viale Raffaello, fissando come scadenza il 31 ottobre 2024 per tali interventi. Inoltre, viene sollecitata l’eliminazione di ceppi di alberi abbattuti e la loro sostituzione con nuove piante. Il sostegno per i lecci di piazza Municipio, ritenuti anch’essi in pericolo, è un segnale che il Comitato intende ampliare la protesta per una gestione più attenta delle risorse verdi nella città.
Il parere dei politici e la risposta dell’amministrazione
Le parole di Maurizio de Giovanni e Marì Muscarà
Maurizio de Giovanni, scrittore di grande fama e “amico di infanzia di Pino”, ha espresso il suo disappunto attraverso i social, commentando quanto accaduto: “Si abbatte un albero sano. Meraviglioso. Che la natura ha reso così avendo bisogno di decenni, ma che si uccide in un attimo”. De Giovanni ha messo in evidenza come nessuno, tra i cittadini, avesse realmente compreso le motivazioni dell’abbattimento, insinuando che la decisione fosse influenzata da privati interessi che privilegiavano “una migliore visibilità panoramica”.
Anche Marì Muscarà, consigliera regionale, ha commentato la situazione. Ha sottolineato come gli operai siano arrivati con un nulla osta rilasciato il 18 marzo 2024 e una perizia agronomica, accusando l’amministrazione di privilegiare motivazioni puramente estetiche rispetto al patrimonio naturale della città. Muscarà ha denunciato che questi abbattimenti avvengono ripetutamente in estate, quando i cittadini sono meno vigili e distratti dalle vacanze.
La difesa del Comune di Napoli
In risposta alle numerose polemiche, l’amministrazione comunale ha difeso la propria decisione, affermando che l’abbattimento era necessario per garantire la sicurezza pubblica. L’assessorato al Verde ha chiarito come la richiesta fosse pervenuta da residenti del parco Pastore, i quali si erano detti preoccupati per la stabilità dell’albero. Inoltre, hanno rassicurato che l’operazione seguiva le normative vigenti e che ciascun albero abbattuto sarebbe stato sostituito con esemplari della stessa specie o autoctoni, a carico del richiedente. Quest’ultima precisazione ha lo scopo di tranquillizzare la comunità sull’attenzione che l’amministrazione intende dedicare alla compensazione per la perdita del patrimonio naturale.
Con queste dichiarazioni, il Comune di Napoli ha cercato di smorzare le tensioni e riavvicinarsi ai cittadini, presentando il proprio operato come condotto nel rispetto delle normative ambientali, ma il clima di diffidenza permane tra i residenti, che temono continui abbattimenti di alberi in buona salute. La questione di Pino si è così trasformata in un simbolo di una battaglia più ampia: quella per la preservazione delle aree verdi nelle città e la valorizzazione del patrimonio arboreo per le future generazioni.