Napoli, il saluto di un calciatore e le provocazioni di un artista: il manifesto di Dario Gaipa

La recente partenza del calciatore georgiano dal Napoli per unirsi al PSG ha suscitato forti emozioni tra i tifosi partenopei. In mezzo a questo clima di malinconia e nostalgia, l’artista Dario Gaipa ha deciso di lasciare il suo segno, affiggendo un manifesto che gioca con un celebre proverbio napoletano: «Ccà nisciuno è fesso». Questa iniziativa artistica non solo riflette la cultura e l’umorismo di Napoli, ma si inserisce in un contesto più ampio, quello delle reazioni della città a una nuova realtà calcistica.

La partenza del calciatore georgiano e la reazione dei tifosi

Il passaggio di un giocatore di talento da una squadra di grande prestigio come il Napoli a un club iconico come il PSG genera inevitabilmente divisioni tra i sostenitori. Sebbene alcuni esprimano delusione e fatica a comprendere questa scelta, altri rispondono con ironia e sarcasmo. È proprio in questo contesto di reazioni contrastanti che il lavoro di Gaipa emerge come una forma di commento sociale e culturale.

Alcuni tifosi, in segno di protesta, suggeriscono di “buttarlo nel cassonetto”, una battuta che ironizza sulla fragilità dei legami nel mondo del calcio. Altri, invece, si rifugiano nell’ironia, cavalcando il proverbio per sottolineare, con una risata, la precarietà dei contratti nel calcio. L’atteggiamento di Gaipa diventa un mezzo per esprimere quanto il mondo del calcio sia un arricchimento ma anche una fonte di amarezza per chi ha legato la propria identità alla squadra.

Dario Gaipa: arte e impegno a Napoli

Dario Gaipa non è solo un artista di strada, ma anche un animatore culturale. La sua galleria e spazio eventi «Llabbasc», situato in un cortile di piazza Bellini, è diventato un punto di riferimento per la scena artistica partenopea. Il progetto di Gaipa si basa sull’idea di esplorare e reinterpretare la “pelle di Napoli“, ovvero ciò che viene comunemente considerato come il patrimonio culturale della città.

Utilizzando i muri come tela, Gaipa riesce a creare opere d’arte che parlano direttamente ai napoletani, trasformando spazi pubblici in punti di riflessione e discussione. L’affissione del suo manifesto rappresenta l’ennesima occasione di confronto tra arte e società, evidenziando come la cultura possa rispondere ai cambiamenti sociali e sportivi, e come questo dialogo possa manifestarsi in forme inaspettate.

L’importanza del proverbio nella cultura napoletana

Il proverbio «Ccà nisciuno è fesso» racchiude l’essenza della saggezza popolare partenopea. Esso afferma in modo incisivo che nella vita, e nel calcio, nulla è garantito e che tutti, da un calciatore a un semplice cittadino, possono trovarsi a fronteggiare situazioni impreviste. Questa saggezza, veicolata attraverso il linguaggio colloquiale, è parte integrante dell’identità di Napoli e, attraverso l’opera di artisti come Gaipa, viene trasmessa e celebrata anche in contesti contemporanei.

L’utilizzo di questo proverbio nel manifesto diventa quindi un modo per rimanere radicati nella cultura locale, mantenendo vivo un dialogo che coinvolge una vasta comunità.

L’iniziativa di Dario Gaipa non solo arricchisce il dibattito intorno alla figura del calciatore georgiano, ma celebra anche la resilienza e il senso di comunità di Napoli, stimolando la riflessione e invitando alla discussione su ciò che significa essere tifosi e cittadini di questa vibrante città.

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