Il Teatro CortéSe di Napoli si prepara ad accogliere un tributo speciale al grande artista Totò, conosciuto come il “Principe della Risata“. Nei prossimi giorni, precisamente il 31 gennaio e il 1 febbraio alle ore 21, e il 2 febbraio alle 18, il palcoscenico ospiterà lo spettacolo intitolato “Totò: Poesie e Canzoni – Principe del Sorriso e Re delle Emozioni”. Questa iniziativa, che si svolgerà presso viale del Capricorno, si propone di esplorare non soltanto il percorso artistico di Totò, ma anche la sua complessità come individuo e l’impatto che la sua opera ha avuto sulla cultura italiana.
La regia dello spettacolo è affidata ad Anna Sciotti, mentre la consulenza artistica è curata da Giuseppe Giorgio. Sul palcoscenico, gli spettatori potranno vedere Gianni Caputo, che è anche l’autore di una drammaturgia originale, insieme a Francesca Curti Giardina. Il duo guiderà il pubblico in un viaggio attraverso il mondo di Totò, rendendosi interpreti delle sue poesie e delle sue canzoni, elementi fondamentali alla base dello spettacolo.
Caputo, nelle sue note, invita a considerare Totò non solo come un comico, ma come un uomo profondo, che ha saputo nascondere la sua vulnerabilità dietro una maschera di genialità. La sua figura va oltre il mito e richiede un’interpretazione attenta e sfumata. La sfida è quella di superare i cliché che lo circondano e di scoprire gli aspetti più intimi e fragili della sua personalità, che emergono attraverso il suo lavoro artistico.
“Totò: l’uomo oltre il mito“, questo è il tema centrale dello spettacolo. Gianni Caputo, con le sue parole, intende guidare gli spettatori verso una comprensione più profonda di Totò, esplorando la sua “mite cupezza“, il “desiderio di solitudine” e i “suoi amori tormentati“. L’artista napoletano non era solo un comico brillante, ma un uomo con una sensibilità acuta e una profondità d’animo che ha saputo esprimere attraverso le sue canzoni e poesie.
Lo spettacolo non si limiterà a introdurre il pubblico alle opere più celebri di Totò, ma includerà anche racconti e aneddoti sulla sua vita privata. Questi momenti narrativi aiuteranno a contestualizzare e arricchire la sua arte, offrendo uno sguardo più personalizzato sulla figura del grande attore e poeta. Caputo e Giardina si propongono di rendere omaggio non solo all’artista, ma all’uomo che ha saputo dare voce all’umanità, ai suoi desideri e alle sue fragilità.
Totò rappresenta molto più di un semplice artista nel panorama culturale napoletano. La sua eredità si estende ben oltre il teatro, toccando la musica, la poesia e il cuore di ogni napoletano. La città, fucina di talenti, riconosce in Totò un simbolo di ironia e malinconia, una combinazione che riflette l’anima stessa di Napoli. Ogni canzone e ogni poesia di Totò portano con sé storie di vita quotidiana, esperienze universali che continuano a risuonare attraverso le generazioni.
Il teatro offre così un’occasione unica per ricordare e rivivere un’epoca in cui l’arte era autentica espressione della vita. Lo spettacolo di CortéSe si inserisce perfettamente in questo contesto, richiamando l’importanza delle tradizioni culturali e artistiche napoletane. La rappresentazione permette di ricucire il legame tra passato e presente, richiamando alla mente le emozioni e le risate che solo Totò sapeva donare.
In tal modo, il Teatro CortéSe si propone non solo come un palcoscenico, ma come un luogo di riflessione dove l’arte di Totò possa continuare a vivere e a emozionare nuove generazioni secondo la straordinaria eredità dell’uomo dietro la maschera del Principe della Risata.