Un evento inedito ha avuto luogo mercoledì 25 a Napoli, quando una cassa contenente 450 bottiglie di limoncello dell’Antica Distilleria Petrone è stata immersa nel porticciolo di Santa Lucia, non lontano da Castel dell’Ovo. Questa iniziativa rappresenta un’importante evoluzione nella valorizzazione del celebre liquore campano, noto in tutto il mondo. L’azienda, già pioniera in questo tipo di affinamento subacqueo, ha scelto una location di grande prestigio per l’operazione, allineando tradizione e innovazione.
La Distilleria Petrone e la sua innovativa tecnica di affinamento
Un’azienda all’avanguardia nel settore degli spirits
L’Antica Distilleria Petrone ha acquisito notorietà non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per le pratiche innovative che ha implementato nel processo di produzione. Fondata in Campania, l’azienda ha fatto la storia nel 2021 diventando la prima al mondo a effettuare un affinamento underwater per i propri liquori. L’immersione di mercoledì segna il suo debutto nel golfo di Napoli, un territorio ricco di tradizioni e cultura enogastronomica.
L’immersione nel mare ai piedi di Castel dell’Ovo ha un significato particolare, poiché il luogo è simbolico per la città partenopea. Qui, a 15 metri di profondità , le bottiglie di limoncello riposeranno per circa un anno: un tempo necessario per sviluppare le proprietà aromatiche attraverso le correnti marine e le condizioni di temperatura stabili, le quali assicureranno un affinamento senza l’influenza della luce e dell’ossigeno.
Il processo e le aspettative sul limoncello
Durante il periodo di immersione, il limoncello avrà l’opportunità di maturare e di recuperare le caratteristiche peculiari conferite dall’ambiente sottomarino. Andrea Petrone, general manager dell’azienda, ha espresso ottimismo sulle potenziali scoperte scientifiche riguardanti il liquore, richiamando i risultati positivi ottenuti in precedenti studi sull’Elixir Falernum. Infatti, tale liquore presentava una densità maggiore e aromi più sviluppati a seguito del processo subacqueo, e Petrone si aspetta che anche il limoncello tragga benefici simili.
Collaborazione e sostenibilità sociale
Un progetto che unisce ricerca scientifica e impegno sociale
L’evento di immersione ha preso forma con una forte componente sociale, coinvolgendo l’ArcheoClub d’Italia e i ragazzi dell’Area Penale di Napoli. Attraverso il loro impegno in progetti come MareNostrum e Bust Busters, i giovani partecipanti hanno ricevuto formazione sia pratiche di immersione che teoriche, riguardanti il patrimonio culturale e ambientale che li circonda.
Rosario Santonastasio, presidente nazionale dell’ArcheoClub d’Italia, ha sottolineato l’importanza di questo connubio tra ricerca scientifica e inclusione sociale. Per molti dei giovani coinvolti, l’evento ha rappresentato non solo un’opportunità di apprendimento, ma anche un momento di crescita personale, un passo significativo verso la valorizzazione delle loro competenze.
Un’iniziativa possibile grazie a molteplici collaborazioni
Il successo di questa operazione è il risultato di una sinergia tra diverse istituzioni e associazioni. Oltre all’Antica Distilleria Petrone, anche il Comune di Napoli, la Marina Militare, la Guardia Costiera, il Reale Yacht Club Canottieri Savoia Napoli e YDigital Firm hanno contribuito all’organizzazione. Tale collaborazione ha reso possibile un evento che non solo celebra la tradizione del limoncello, ma apre anche la strada a future iniziative che uniscono innovazione e responsabilità sociale.
Come testimonia l’operazione del 25, il legame tra cultura, ambiente e socialità può fungere da catalizzatore per un approccio sostenibile e responsabile verso la valorizzazione delle tradizioni locali.