A Napoli, la Diocesi è in stato di allerta a causa di segnalazioni riguardanti quattro individui accusati di esercitare illegittimamente il ministero sacerdotale. I nomi coinvolti sono F.B., S.M., A.M. e G.V., e la situazione ha spinto il vicario generale don Michele Autuoro a prendere una posizione forte attraverso una nota ufficiale. L’invito è rivolto a tutti i membri della comunità ecclesiale, per evitare la partecipazione a pratiche religiose non autorizzate e per garantire la protezione della fede cattolica.
La nota del vicario generale
Il 25 settembre, don Michele Autuoro ha emesso una nota chiara e dettagliata in risposta alle segnalazioni ricevute. Nella comunicazione, ha specificato che le quattro persone sotto accusa “non sono sacerdoti della Chiesa cattolica legittimamente ordinati”. Questo avviso non solo mette in luce la questione dell’esercizio illegittimo del ministero sacro, ma sottolinea anche la necessità per i fedeli di essere prudenti e informati.
Don Autuoro ha esortato tutti i sacerdoti della Diocesi a prestare attenzione a queste situazioni e ha raccomandato di informare i fedeli sulla non partecipazione a celebrazioni religiose condotte da queste persone. Le cerimonie coinvolte comprendono battesimi, celebrazioni eucaristiche, matrimoni, riti esequiali e unzioni degli infermi, pratiche fondamentali nella vita liturgica della comunità cattolica. La preoccupazione del vicario generale è soprattutto indirizzata alla salvaguardia della fede e della comunione con la Chiesa, elementi essenziali per una vita cristiana autentica.
Il richiamo alla responsabilità dei fedeli
Monsignor Autuoro ha posto particolare enfasi sull’importanza della partecipazione consapevole dei fedeli alle celebrazioni liturgiche. Nella sua comunicazione, ha avvertito che partecipare a eventi presieduti da individui non autorizzati costituisce “una grave mancanza per la loro vita di fede e per la comunione con la Chiesa cattolica”. Questo richiamo è un invito a riflettere sulla serietà delle celebrazioni religiose e sul valore delle figure che le guidano.
La Diocesi si sta attivando per garantire la sicurezza spirituale dei fedeli, lavorando a stretto contatto con i sacerdoti per monitorare qualsiasi tentativo di millantato esercizio del ministero. La campagna di sensibilizzazione si rivolge a una comunità sempre più attenta e consapevole, evidenziando quanto sia importante riconoscere la legittimità delle autorità ecclesiastiche e la validità dei sacramenti offerti.
La reazione della comunità religiosa
La situazione ha suscitato preoccupazione tra i membri della comunità cattolica napoletana, che esprimono il loro sostegno ai monsignori e ai sacerdoti locali nel combattere l’illegittimità di queste pratiche. La Chiesa sta facendo un appello per unire le forze e mantenere alta la guardia, affinché episodi simili non possano minare la fiducia nella vita ecclesiale. La Diocesi è determinata a mantenere la trasparenza e la legittimità nell’esercizio del ministero sacro, sottolineando il ruolo cruciale che hanno i sacerdoti come custodi della fede e delle tradizioni cristiane.
Le segnalazioni di presunti falsi sacerdoti mettono in evidenza anche l’importanza di un’educazione continua e della formazione dei fedeli, per aiutarli a discernere tra pratiche legittime e quelle potenzialmente dannose per la loro vita spirituale. La Diocesi si impegnerà a fornire ulteriori informazioni e risorse per garantire che ogni membro della comunità sia ben informato e possa prendere decisioni consapevoli riguardo alla sua vita di fede.