Con l’inizio dell’anno scolastico fissato per il 12 settembre, a Napoli si profila una crisi nel settore dell’assistenza scolastica per i bambini disabili. Circa 2.000 studenti potrebbero trovarsi privi di supporto materiale e specialistico, sollevando preoccupazioni significative per il diritto all’istruzione e la sicurezza di questi giovani. La disputa tra il Comune di Napoli e gli operatori socio-assistenziali si intensifica, mettendo in evidenza le sfide riguardanti la formazione e la continuità del servizi educativi.
La vertenza degli operatori socio-assistenziali
Storia e contesto professionale
Nel contesto della vertenza che coinvolge 200 dipendenti di Napoli Servizi, un braccio operativo del Comune, emerge una questione di forte rilevanza. Questi professionisti, operanti nelle scuole di Napoli da oltre trent’anni, forniscono assistenza a studenti con disabilità. Dal 2008, la loro gestione è passata alla Napoli Sociale, e nel 2016 al servizio Napoli Servizi. Nel 2004, hanno ottenuto un diploma di operatori socio-assistenziali, che consente loro di fornire assistenza specialistica in ambito scolastico, un titolo la cui validità è attualmente contestata dall’amministrazione comunale.
Le motivazioni del Comune
L’assessore alle Politiche sociali, Luca Trapanese, ha sottolineato che i lavoratori non possiedono i requisiti richiesti dalla normativa vigente. Il Comune ritiene obsoleti i titoli rilasciati anni fa e ha indetto un bando per l’impiego di cooperative esterne che dovrebbero fornire nuovi operatori. Tuttavia, il bando è ancora in fase di definizione e i nuovi professionisti non saranno disponibili prima di ottobre. Questo crea un vuoto nell’assistenza, con la conseguenza che numerosi bambini non potranno accedere a un supporto adeguato durante le ore scolastiche.
La situazione degli alunni disabili
Implicazioni per il diritto all’istruzione
La mancanza di assistenza per gli alunni con disabilità comporta rischi gravi non solo per il diritto all’istruzione, ma anche per la loro inclusione sociale. Pina Castellano, una delle operatrici di Napoli Servizi, ha evidenziato queste problematiche, affermando che “l’assenza di operatori significa che molti bambini non avranno la possibilità di frequentare la scuola.” La situazione è particolarmente critica per le famiglie che contano su questi supporti per garantire un ambiente educativo sicuro e inclusivo.
Progetto di riassorbimento del Comune
Dall’incontro avvenuto di recente tra i rappresentanti sindacali e l’amministrazione, non è emersa alcuna soluzione. Il Comune ha proposto un piano di riassorbimento in base ai titoli di studio individuali, un’iniziativa che non ha trovato l’approvazione dei lavoratori. La situazione attuale ha portato a un ritardo significativo nella definizione delle misure necessarie per garantire ai bambini disabili il supporto necessario, aggravando ulteriormente la condizione degli alunni, che ci si aspetta saranno privati di assistenza per almeno due mesi all’inizio dell’anno scolastico.
Prospettive future
Nuovi sviluppi attesi
Con la ripresa delle trattative prevista nei prossimi giorni, la situazione resta delicata. Il tempo scorre e le famiglie stanno vivendo momenti di ansia per il futuro scolastico dei loro figli. L’assenza di un’assistenza adeguata non solo influisce sull’istruzione, ma ha anche ripercussioni a lungo termine sulla vita sociale e psicologica degli alunni disabili. Con l’inizio delle lezioni imminente e senza alcuna certezza in vista, le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per una risoluzione di questo complesso problema.