Napoli: infermiere aggredisce colleghe, sindacati condannano violenza e chiedono interventi immediati

Un episodio di violenza avvenuto all’ospedale San Paolo di Napoli ha suscitato forti reazioni tra le organizzazioni sindacali locali. In un clima già teso, un infermiere, definito anche sindacalista, ha aggredito verbalmente due colleghe dopo aver richiesto un prelievo di sangue, scatenando un’ondata di indignazione e preoccupazione per la sicurezza del personale sanitario nel nosocomio di Fuorigrotta.

L’episodio di aggressione all’ospedale San Paolo

Nel quartiere di Fuorigrotta, un’inquietante aggressione ha avuto luogo all’interno dell’ospedale San Paolo. Secondo le ricostruzioni, l’infermiere sindacalista è arrivato in pronto soccorso e ha preteso immediatamente un prelievo di sangue. Quando le due infermiere, rispettando i protocolli e le priorità, hanno declinato la richiesta, l’uomo ha reagito aggressivamente, lanciando insulti e minacce contro di loro.

Le sigle sindacali Cisl Fp, Nursind e Nursing Up non hanno tardato a denunciare l’accaduto, ritenendolo un episodio di “bullismo sindacale” che ha avuto ripercussioni gravi sul benessere psicologico delle due lavoratrici. La nota congiunta ha evidenziato come questo comportamento non solo comprometta un ambiente di lavoro sano, ma crei anche un clima di paura tra i dipendenti, influenzando negativamente la qualità delle cure fornite ai pazienti.

La reazione dei sindacati e dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”

In risposta all’accaduto, le organizzazioni sindacali hanno espresso la loro solidarietà alle infermiere coinvolte, promettendo supporto e assistenza. Hanno inoltre esortato la direzione sanitaria a prendere provvedimenti seri e tempestivi per garantire la sicurezza del personale e ripristinare la fiducia nel luogo di lavoro. Secondo il comunicato congiunto, questo tipo di aggressione è purtroppo diventata un fenomeno preoccupante all’interno degli ospedali, contribuendo a un clima di sfiducia che deve essere affrontato con fermezza.

L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” ha sottolineato la necessità di allontanare l’infermiere dal sindacato per il suo comportamento inaccettabile. Questa richiesta evidenzia il crescente bisogno di un ambiente di lavoro sicuro per il personale sanitario, spesso in prima linea negli sforzi contro la violenza e l’aggressione. Con l’aumento di episodi violenti, le associazioni chiedono che la direzione generale della ASL Napoli 1 Centro prenda posizioni decisive e chiari provvedimenti, affinché episodi simili non si ripetano.

Le richieste di intervento e il sostegno alle colleghe

Le sigle sindacali hanno chiesto che l’organizzazione del sindacato a cui appartiene l’infermiere denunciato prenda le distanze dal comportamento violento. Hanno inoltre messo in evidenza l’importanza di mantenere un forte legame tra la direzione strategica e il personale, affinché tutti gli operatori possano lavorare in un ambiente sereno e rispettoso.

Le organizzazioni sono pronte a sostenere le colleghe a livello giuridico, proponendo in caso fosse necessario un processo contro l’infermiere per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro e per l’aggressione subita. Questo è un passo cruciale per rinforzare un messaggio di tolleranza zero verso la violenza e la mancanza di rispetto all’interno degli ambienti lavorativi.

Il fenomeno delle aggressioni ai danni del personale sanitario rappresenta un problema serio, e la situazione di Napoli non fa eccezione. Oltre alle misure immediate da adottare in questo caso, rimane necessario avviare un dialogo costruttivo tra le istituzioni e il personale sanitario al fine di garantire una protezione adeguata e un supporto continuo per le vittime, creando un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.

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Redazione