Il cuore pulsante di Napoli, il suo Centro Storico, si trova al centro di una proposta innovativa volta a favorire un turismo più sostenibile. L’idea di un ticket d’ingresso di 5 euro, avanzata dal consigliere comunale Gennaro Esposito, mira a regolamentare i flussi turistici e migliorare la vivibilità della zona. I dettagli del progetto, presentato durante una recente seduta del Consiglio Comunale, rivelano ambizioni di tutela del patrimonio e di sviluppo urbano responsabile.
Proposta del ticket d’ingresso durante i periodi di punta
Durante la seduta del Consiglio Comunale del 25 novembre 2024, Gennaro Esposito ha esposto la sua proposta di un ticket d’ingresso al costo di 5 euro per accedere al Centro Storico di Napoli. La misura è destinata ad entrare in vigore nei periodi di maggiore afflusso turistico, ispirandosi a iniziative simili implementate in città d’arte come Venezia. L’obiettivo principale è affrontare il problema del sovraffollamento, comunemente noto come overtourism, che sta danneggiando il patrimonio culturale e la vivibilità locale.
La proposta prevede l’acquisto del biglietto tramite un’app, facilitando così l’accesso e riducendo le code. Le zone maggiormente interessate sarebbero quelle più affollate, in particolare San Gregorio Armeno e i Decumani, famose per le loro tradizioni artigianali e artistiche, specialmente durante il periodo natalizio. Secondo Esposito, i proventi generati sarebbero destinati al miglioramento dei servizi pubblici, alla manutenzione del patrimonio storico e a interventi mirati per gestire in modo più efficiente i flussi turistici.
Overtourism: un problema crescente nel Centro Storico
Il Centro Storico di Napoli, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, attira ogni anno milioni di visitatori. Tuttavia, questa enorme affluenza, specialmente durante le festività, sta mettendo a dura prova la sostenibilità dell’area. L’incremento del turismo ha portato a un sovraffollamento che rende difficile la fruizione degli spazi, non solo per i turisti, ma anche per i residenti.
Passeggiare lungo Spaccanapoli o attraversare le celebri vie come San Gregorio Armeno è diventato sempre più difficile. Oltre alle problematiche pratiche legate al traffico pedonale, l’aumento della presenza turistica ha incrementato l’inquinamento atmosferico e acustico, contribuendo a un’usura accelerata del patrimonio urbano. La mancanza di una regolamentazione efficace rischia di compromettere non solo l’esperienza dei visitatori, ma anche la qualità della vita dei cittadini.
Ticket d’ingresso come strumento di regolamentazione
L’idea di introdurre un ticket di accesso si propone di affrontare in modo innovativo la situazione attuale. Esposito chiarisce che questa misura non deve essere interpretata come un’imposizione fiscale, ma come un mezzo per disciplinare i flussi turistici e migliorare i servizi disponibili. L’obiettivo non è restringere l’accesso ai turisti, ma piuttosto garantire un equilibrio tra turismo e vivibilità urbana.
Tra i benefici previsti dalla proposta ci sono la regolazione dei flussi turistici, la riduzione dei visitatori di un giorno che spesso non contribuiscono economicamente al territorio, e l’incentivazione di un turismo più responsabile. Questo approccio mira a tutelare il patrimonio storico e artistico, limitando l’usura dovuta a un uso indiscriminato degli spazi. Inoltre, il piano prevede un miglioramento della qualità della vita per i residenti, grazie a una diminuzione del sovraffollamento e dell’inquinamento.
Esposito ha inoltre proposto che residenti, studenti, lavoratori e categorie vulnerabili siano esenti dal pagamento del ticket, un passo verso l’equità sociale.
Reazioni alla proposta: consensi e opposizioni
La proposta ha suscitato reazioni miste. Se da un lato è stata accolta con favore da alcuni, in particolare dagli ambientalisti e da chi sostiene un tourism management responsabile, dall’altro ha generato critiche tra operatori commerciali e rappresentanti del settore turistico. Alcuni hanno lanciato l’allerta sui possibili effetti negativi sulle entrate economiche, temendo che un costo di accesso possa allontanare i visitatori.
Tuttavia, i sostenitori affermano che, di fatto, il ticket sarà applicato solo nei momenti di maggior afflusso e che l’intenzione è quella di migliorare la gestione della situazione piuttosto che ridurre il numero totale di turisti. In questo contesto, la città di Napoli si trova di fronte a una sfida importante: mantenere la sua attrattività come meta turistica senza compromettere la vivibilità per i suoi cittadini.