Nel contesto della crescente attenzione globale verso la sostenibilità urbana, Carlos Moreno, illustre docente della Sorbona di Parigi e pioniere della teoria della città dei 15 minuti, ha condiviso a Napoli le sue visioni per una trasformazione urbana. Durante la tavola rotonda “The Close City”, svoltasi presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, Moreno ha illustrato come l’implementazione di servizi di prossimità possa migliorare la qualità della vita nelle città. Secondo il professore, l’obiettivo è ridurre l’uso dell’auto e rendere ogni servizio accessibile a breve distanza dagli abitanti.
Il concetto della città dei 15 minuti rappresenta un approccio innovativo alla pianificazione urbana, volto a garantire che i cittadini possano accedere a tutti i servizi essenziali nel raggio di un quarto d’ora a piedi o in bicicletta. Moreno ha sottolineato che questo modello non è solo un’utopia, ma una realtà già applicata con successo in metropoli come Parigi e Barcellona. La filosofia alla base della città dei 15 minuti è quella di concentrare i servizi in modo che ogni comunità possa beneficiare di una varietà di opportunità, dalle attività commerciali ai servizi medici, dall’istruzione alla cultura, senza necessità di spostamenti lunghi.
L’idea centrale è promuovere una vita urbana in cui il cittadino non debba affrontare lunghe distanze per soddisfare le proprie esigenze quotidiane. Per Napoli, il potenziale di questo modello è significativo, dato che la città ha una storia e una cultura che favoriscono l’interazione comunitaria. Moreno ha avvertito però che il vero cambiamento richiede tempo e un impegno da parte delle istituzioni locali, affinché si sviluppi un piano strategico che renda possibile questa transizione.
Per realizzare la città dei 15 minuti, è fondamentale implementare una rete di servizi di prossimità che includa spazi pubblici, negozi, scuole e strutture sanitarie. Moreno ha evidenziato l’importanza di ridurre l’uso dello spazio urbano adibito al transito delle auto, in favore di aree destinate alla vita comunitaria e al benessere dei cittadini. La mobilità sostenibile, quindi, non rappresenta solo una scelta ecologica, ma è un elemento chiave per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.
Tuttavia, non basta limitare l’uso delle auto; è essenziale che le amministrazioni locali promuovano l’uso di mezzi pubblici e forme alternative di trasporto, come biciclette e scooter elettrici. La creazione di passeggiate sicure e accoglienti e la disponibilità di mezzi di trasporto pubblico efficienti contribuiranno a diminuire l’impatto ambientale e a nutrire interazioni sociali tra i cittadini.
Moreno ha indicato la necessità di un impegno a lungo termine per il rinnovamento urbano, sottolineando che il cambiamento non si attua in tempi brevi. Recentemente, ha avuto colloqui con l’amministrazione di Napoli, ricevendo segnali positivi circa l’accettazione di nuove idee per la trasformazione della città. È fondamentale che i decisori pubblici si confrontino con le sfide legate all’economia, all’ecologia e alla vita sociale per sviluppare un piano di mobilità inclusivo.
Uno dei punti chiave del discorso di Moreno è stato l’importanza di abbinare progetti di mobilità a iniziative economiche, come il supporto ai commercianti locali. Soluzioni pratiche come l’apertura delle scuole nei fine settimana per attività culturali e ricreative o l’implementazione di servizi medici nel quartiere possono rafforzare il tessuto sociale e migliorare l’accessibilità.
Una delle difficoltà principali per Napoli è rappresentata dalla gestione delle periferie, aree che spesso risultano distanti dal centro e scarsamente collegate. Moreno ha evidenziato che questa problematica non è esclusiva di Napoli, ma riguarda molte grandi città nel mondo. Secondo lui, è necessaria una strategia che vada oltre la costruzione di servizi centralizzati.
Investire in accessi strategici e migliorare le infrastrutture di mobilità nelle aree periferiche è cruciale per garantire a tutti i cittadini pari opportunità di accesso ai servizi. Si tratta di interventi che richiedono pianificazione e risorse ma che potrebbero tradursi in un notevole miglioramento della vita urbana.
Infine, Moreno ha affrontato il tema della morfologia di Napoli, caratterizzata da colline e dislivelli, che spesso viene percepita come un ostacolo per la mobilità sostenibile. Al contrario, il professore ha sostenuto che questa diversità territoriale rappresenta un’opportunità da sfruttare. Le città hanno storicamente affrontato sfide simili e oggi sono disponibili soluzioni tecniche innovative che possono sfruttare questa diversità per migliorare la mobilità.
Mezzi di trasporto alternativi, come le biciclette elettriche, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel superare i limiti imposti dalla geografia. Il futuro delle città come Napoli potrebbe dipendere dalla capacità di integrare la morfologia nel piano di sviluppo urbano, trasformando le sfide in opportunità di crescita e innovazione.