Nell’ormai consolidata rubrica di lettere del Corriere del Mezzogiorno, il direttore Enzo d’Errico ha risposto a un lettore che poneva interrogativi sulla situazione di Napoli rispetto ad altre città. La sua risposta, densa di significato, invita a riflettere sulle problematiche che accomunano molte metropoli, senza perdere di vista le peculiarità partenopee.
Le sfumature della realtà napoletana
Nel suo intervento, d’Errico sottolinea che la realtà non è mai semplice e lineare, ma piuttosto ricca di sfumature. Qui risiede, secondo lui, il senso profondo delle questioni più complesse. Spostare l’attenzione della matrice locale a una visione più ampia potrebbe rivelarsi cruciale. Napoli, spesso vista come un’isola a sé, deve essere vista nel contesto di un mondo interconnesso. Il direttore invita a riconoscere che molte problematiche, come l’overtourism e l’inefficienza dei servizi, non sono esclusivamente napoletane, ma condivise da molte città italiane e internazionali.
Questa prospettiva aperta permette di comprendere che i problemi urbani, come quelli riguardanti la gestione del turismo e dei trasporti, sono manifestazioni di fattori più ampi e complessi. D’Errico fa perciò un appello a tutti gli attori coinvolti affinché si uniscano per trovare soluzioni che vadano oltre il singolo comune.
La questione dell’overtourism
Un aspetto centrale della risposta del direttore è il fenomeno dell’overtourism, un problema sempre più presente nelle città storiche italiane. D’Errico lancia l’allerta riguardo all’impatto di un turismo poco consapevole, che riempie le città di visitatori durante le ore diurne ma provoca conseguenze negative sui servizi, sull’ambiente e sulla qualità della vita locale. Questo modello di turismo, che si concentra su visite brevissime e su larga scala, può risultare dannoso per le città, che rischiano di perdere la loro autenticità e il loro tessuto sociale.
Il direttore sostiene la necessità di discutere pubblicamente alternative, come la proposta di un ticket d’ingresso, avanzata da Gaetano Manfredi, presidente dell’Anci. Questa misura potrebbe contribuire a regolamentare meglio il flusso turistico e a garantire che i benefici si traducano in investimenti per i servizi pubblici e la promozione del patrimonio culturale locale. La questione dell’equilibrio tra accoglienza e sostenibilità deve diventare una priorità per amministratori e cittadini.
La situazione dei trasporti e la pulizia urbana
L’analisi della situazione dei trasporti locali, specialmente durante eventi come il Capodanno, è un altro tema importante sollevato dal lettore e affrontato da d’Errico. Il direttore accetta le critiche sul disservizio ma evidenzia anche i miglioramenti effettuati nell’organizzazione della città. La pulizia di piazza del Plebiscito, per esempio, è stata un segnale positivo. Questo cambiamento, seppur limitato, indica che si stanno facendo progressi, sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare.
D’Errico avverte i lettori a non cadere nella trappola della lamentela sterile, ma a cercare di rimarcare i piccoli successi e a continuare a lottare per un miglioramento continuo. Ogni cittadino ha un ruolo, dunque è fondamentale mantenere viva l’attenzione su questi temi e chiedere sempre di più alle istituzioni.
Sguardo al futuro di Napoli
Infine, il direttore chiude con un messaggio di speranza. Guardare alle sfide con una consapevolezza più ampia e una mentalità globale può generare opportunità per Napoli. Il futuro si costruisce attraverso l’impegno e la volontà collettiva di affrontare i problemi in un’ottica di cooperazione, senza mai dimenticare il valore delle molteplici sfumature che caratterizzano la vita in città. Sensibilità e responsabilità sociale possono fungere da faro per una Napoli che non solo accetta la sua complessità, ma la abbraccia.