La recente liberazione della sede dell’Università Federico II di Scampia rappresenta un importante passo avanti per il quartiere e per le famiglie sfollate a causa del crollo del ballatoio, avvenuto lo scorso 22 luglio. Le istituzioni locali hanno lavorato in sinergia per fornire supporto ai cittadini colpiti da questa emergenza, mettendo in atto misure di sostegno che mirano a garantire un’autonoma sistemazione abitativa. Un intervento coordinato che sottolinea l’impegno delle autorità nel rispondere a situazioni di crisi.
L’occupazione della sede dell’Università Federico II di Scampia da parte degli sfollati ha sollevato una risposta pronta e decisa da parte delle autorità. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha dichiarato che la liberazione del plesso è stata considerata una priorità. Come evidenziato in una nota della prefettura, è stato fondamentale il lavoro di coordinamento tra vari enti, compresi il Comune, le forze di polizia e i vigili del fuoco, nonché la Regione Campania e la Protezione Civile.
La liberazione è stata ottenuta senza incidenti, grazie a un dialogo costante tra le istituzioni e gli sfollati. Questa operazione ha dato la possibilità di tornare a gestire la struttura per scopi accademici, un elemento cruciale per la comunità studentesca e per il territorio di Scampia. Allo stesso tempo, è stato garantito un sostegno adeguato alle famiglie colpite dal crollo, evidenziando l’importanza del supporto all’emergenza abitativa.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso soddisfazione per l’esito positivo dell’operazione, sottolineando come la sinergia tra le diverse istituzioni abbia facilitato il processo. Questa collaborazione ha reso possibile l’inclusione dei comitati e delle famiglie in difficoltà, segnando un passo importante nella gestione della crisi abitativa.
Dopo la liberazione della sede dell’Università, il Comune di Napoli ha avviato un programma di erogazione di contributi sociali per sostenere le famiglie sfollate dalla Vela Celeste. A partire da martedì, sono state accettate le domande presentate da 219 nuclei familiari presso gli sportelli attivati nella sede dell’ottava Municipalità. Gli uffici comunali hanno gestito le pratiche in modo rapido, contribuendo a una risposta immediata alla crisi.
Le richieste accolte hanno raggiunto un totale di 205, con la particolare condizione di essere stati censiti nella Vela lo scorso anno. Già nella giornata di martedì, 131 famiglie hanno ricevuto i mandati di pagamento. Tuttavia, per gli altri aventi diritto, la mancanza di un conto corrente ha reso necessaria una comunicazione per garantire l’erogazione del contributo attraverso una delega a una persona di fiducia.
Le prime erogazioni sono destinate a coprire tre mensilità, in modo da agevolare i beneficiari nel pagamento di un deposito cauzionale per un affitto. L’importo totale per questa fase iniziale ammonta a circa 300.000 euro, un segnale concreto dell’impegno del Comune di Napoli nell’affrontare le necessità abitative delle famiglie sfollate. In seguito, i pagamenti continueranno a essere effettuati con cadenza mensile, fornendo ulteriore sostegno economico.
In un momento di crisi come quello attuale, l’unione di forze e l’impegno costante delle istituzioni sono fondamentali per garantire che i cittadini colpiti possano trovare rapidamente una soluzione abitativa sostenibile e dignitosa.