Il Napoli sta attraversando una fase di transizione in questo inizio di stagione, con cambiamenti significativi nella rosa e un pareggio contro la Juventus che ha suscitato discussioni tra esperti e tifosi. Pierpaolo Marino, ex dirigente azzurro, è intervenuto nel talk show “Il Bello del Calcio” su 11 Televomero per analizzare l’andamento della squadra, evidenziando alcune criticità e potenzialità.
Durante la partita tra Napoli e Juventus, il punteggio finale di 0-0 ha suscitato più interrogativi che risposte. Marino ha sottolineato l’importanza di contestualizzare il pareggio all’interno di un campionato che è appena all’inizio. “Siamo alla quinta giornata,” ha detto, “e il Napoli è un work in progress.” Nonostante il possesso palla possa sembrare un indicatore di dominio, Marino ha evidenziato che le statistiche reali parlano chiaro: nessuna delle due squadre è riuscita a concretizzare l’ingaggio in attacco.
L’ex dirigente ha messo in luce come il modulo della Juventus, sotto la gestione di Conte, non fosse orientato al catenaccio, ma piuttosto a una difesa organizzata in grado di coprire gli spazi. La chiave della gara è stata la mancanza di spunti creativi che hanno caratterizzato tanto il Napoli quanto la Juventus. Entrambe le squadre, secondo Marino, hanno optato per un approccio troppo cauteloso, con la Juventus che ha mostrato limiti evidenti a causa di problemi fisici di Vlahovic, mentre il Napoli ha messo in mostra momenti di disattenzione in difesa che, però, non si sono tradotti in rischi concreti durante la partita.
Uno dei punti focali della discussione è stato l’inserimento di Scott McTominay nel centrocampo del Napoli. Marino ha paragonato l’atteggiamento e le prestazioni di McTominay a quelle di Marek Hamsik, pur riconoscendo le loro diversità. McTominay ha dimostrato di sapersi muovere in modo fluido tra i reparti, dando un contributo significativo nelle azioni offensive. La sua capacità di inserirsi con efficacia ha portato una nuova dimensione al gioco del Napoli, facilitando le penetranti percussioni che sono state assenti nelle prime partite stagionali.
Marino ha anche discusso della configurazione tattica ideale per il Napoli, vedendo un potenziale nel sistema di gioco a tre in difesa. Con Kvaratskhelia libero di agire alle spalle di Lukaku, l’ex dirigente ha rivendicato come questa struttura possa permettere alla squadra di massimizzare la propria potenza offensiva. A suo avviso, la solidità del centrocampo del Napoli è tra le migliori in campionato, il che è fondamentale per la costruzione del gioco e per il supporto all’attacco.
Le future partite si annunciano cruciali per il Napoli, non solo per il campionato, ma anche per la Coppa Italia. Marino ha messo in evidenza come squadre come l’Empoli stiano dimostrando un buon stato di forma, aggiungendo pressione al Napoli per non perdere punti preziosi. “Ogni partita è fondamentale per accumulare fieno in cascina,” ha detto, esprimendo una forte determinazione a migliorare le prestazioni in vista delle sfide imminenti.
Nel corso della discussione, Marino ha menzionato il possibile impatto di Raspadori, ritenuto chiave per il Napoli, sottolineando come le sue prestazioni potrebbero influenzare le scelte tattiche di Conte. Se il talento di Raspadori riuscirà a soddisfare le aspettative, il Napoli avrà una significativa risorsa offensiva da sfruttare nel corso della stagione. In attesa di ulteriori sviluppi, l’analisi del match contro la Juventus resta un momento cruciale per il lavoro e l’adeguamento delle strategie della squadra.