Il Napoli ha affrontato il Modena in un emozionante incontro di Coppa Italia, terminato con un punteggio di 4-3 dopo i calci di rigore. Antonio Conte, nuovo allenatore della squadra partenopea, ha parlato ai microfoni di Mediaset, fornendo uno sguardo ai dettagli del match e alle sue visioni per il futuro del club. Le sue dichiarazioni offrono un’analisi approfondita delle scelte tattiche e delle sfide che la squadra deve affrontare.
L’importanza del modulo 3-4-2-1
Un cambio strategico
Antonio Conte ha discusso del nuovo modulo che la squadra sta adottando, il 3-4-2-1, rispetto al 4-3-3 utilizzato la scorsa stagione, che ha portato il Napoli a un decimo posto, con 48 gol subiti e troppe difficoltà. “Con questo sistema si ha più copertura,” ha spiegato Conte, sottolineando che questo schema permette ai giocatori offensivi come Kvaratskhelia e Politano di convergere dentro il campo, creando così superiorità numerica e spartendo il gioco.
Il tecnico ha evidenziato come il nuovo approccio permetta di evitare il raddoppio contro i suoi attaccanti, portando vantaggi significativi. Tuttavia, ha anche notato che, nonostante una gestione del possesso palla elevata durante la partita, l’efficacia sotto porta non è stata ottimale. “Dobbiamo essere più lucidi davanti alla porta,” ha affermato Conte, aggiungendo che la squadra ha avuto l’opportunità di fare meglio, aumentando il numero di giocatori nell’area di rigore per finalizzare le azioni.
La sfida di ottimizzare gli esterni
Conte ha anche riconosciuto la necessità di far sì che gli esterni partecipino maggiormente all’azione offensiva. Mentre gli stessi Anguissa e Lobotka sono stati relegati in un ruolo più difensivo, l’allenatore ha insistito sulla necessità di sfruttare la loro capacità di inserirsi nel gioco per aumentare la pressione sull’avversario. “Dobbiamo ripensare a come costruiamo le nostre azioni,” ha commentato, indicando che una maggiore affluenza di giocatori nell’area avversaria potrebbe esporre la squadra a contropiedi, una strategia di cui Conte è consapevole e che dovrà essere implementata nei prossimi allenamenti.
L’analisi della prestazione e delle aspettative
L’importanza del lavoro costante
Alla luce della prestazione deludente sotto porta, Conte ha rivelato che l’obiettivo primario è continuare a lavorare duramente. “Avremmo voluto realizzare qualche gol per i nostri tifosi,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di avere un fattore oggettivo su cui lavorare. L’allenatore ha chiarito che molte dinamiche del gioco necessitano di tempo e pazienza per maturare, tanto più che ci sono aspetti che non sono immediatamente visibili nei risultati sul campo.
Un attacco da ristrutturare
Infine, Conte ha affrontato il tema dei suoi attaccanti, Raspadori e Simeone, osservando che i giocatori hanno svolto il loro lavoro, ma sono stati lasciati spesso troppo isolati in area. Questa condizione rende difficile il loro rendimento e rende necessario un ripensamento per l’utilizzo della rosa. “Accetto giudizi oggettivi e soggettivi,” ha affermato, riconoscendo che la valutazione della performance non può essere basata solo su sensazioni. Conte ha manifestato la sua incondizionata disponibilità alla società e il suo entusiasmo per il progetto calcistico a Napoli, consapevole delle restrizioni del mercato.
Stagione in arrivo e necessità di rinforzi
In un mercato che presenta limiti stringenti riguardo agli ingaggi e ai cartellini, Conte ha espresso la speranza di ampliare il roster per affrontare le sfide della stagione, con la consapevolezza che l’assenza di competizioni europee può rendere difficoltoso attrarre nuovi talenti. La partita di ieri sera è stata definita da Conte un “bagno di realtà” per la squadra, un richiamo concreto che evidenzia le necessità straordinarie quanto urgenti di rinforzo che il Napoli deve affrontare per continuare a competere a livelli elevati.