Un episodio leggendario di calcio italiano risale al 30 gennaio 2000, quando Napoli e Monza si sfidarono in un match di Serie B che passò alla storia per un gesto inatteso: il goal di Mazzeo da centrocampo. Questo incontro, che si tenne in un periodo critico per gli azzurri, offre un’immagine vivida di un calcio in continua evoluzione, caratterizzato da squadre pronte a combattere per un’opportunità di riscatto.
Nel 1998, il Napoli visse una retrocessione traumatica dalla Serie A, una categoria dove rimase per 33 stagioni consecutive. La stagione 1999-2000 segnava il secondo anno consecutivo in Serie B per gli azzurri, che aspiravano a tornare nella massima serie. Sotto la guida dell’allenatore Novellino, il Napoli si presentava come uno dei favoriti per la promozione. Il roster includeva giocatori di talento e criticità da affrontare, non solo nella competitività della stagione ma anche nella pressione di dover dimostrare valore dopo la caduta in B.
Il Napoli si trovava in una posizione delicata in classifica, con la necessità assoluta di mantenere la speranza di promozione. Le avversarie, come Atalanta e Brescia, non erano da sottovalutare, e nemmeno il Vicenza e la Sampdoria, questi ultimi con storie di successi e battaglie nell’alta classifica.
Dall’altra parte, il Monza lottava per una salvezza che si preannunciava complicata. La pressione su entrambe le squadre era palpabile, con gli azzurri obbligati a conquistare i punti per rimanere in corsa e i brianzoli impegnati a trovare punti vitali per evitare la retrocessione. Questo contesto creò una cornice perfetta per una partita densa di emozioni e sorprese.
Il match iniziò con ottimismo per il Napoli, che si portò in vantaggio al 27° minuto grazie a un goal di Bellucci, che rimpiazzava l’infortunato Schwoch, il capocannoniere della squadra. Questo vantaggio iniziale caricò di entusiasmo i tifosi azzurri presenti allo stadio, alimentando sogni di riscatto e promozione.
Tuttavia, l’euforia durò poco. Con il Monza pronto a reagire, la partita assunse una piega inaspettata. Il Napoli, in dominio fino a quel momento, dovette affrontare uno degli episodi più incredibili dello sport. Mazzeo, approfittando di un errore di posizionamento del portiere Bandieri, scagliò un prodezzico tiro dalla distanza che colpì direttamente l’immaginario collettivo, sorpreso dalla fulminea realizzazione. Il cameraman, non riuscendo a inquadrare l’azione come previsto, riprese solo il pallone mentre si depositava nella rete, culminando in un momento di incredulità sia tra i calciatori che tra i tifosi.
Nonostante l’incidente sorprendente, il Napoli non si lasciò abbattere e rispose con determinazione, segnando il secondo goal al 54° minuto grazie a Bellucci, che siglò così la sua doppietta personale. Il match sembrava volgere a favore degli azzurri, ma il Monza non era intenzionato a mollare. A un quarto d’ora dalla fine, Ambrosi agguantò il raddoppio, ripristinando la parità sul 2-2 e lasciando aperti gli spiragli per un possibile colpaccio.
Il risultato finale di 2-2 fu un boccone amaro per il Napoli. Con questo pareggio, la squadra scivolò al quinto posto, perdendo così terreno sulle squadre conclusive della zona promozione. La Sampdoria guadagnò posizioni e si trovò in vantaggio, creando ancora maggiore pressione sulla compagine azzurra.
Tuttavia, l’evoluzione della stagione offrì una nuova speranza. Alla fine del campionato, il Napoli si ritrovò a lottare fino all’ultimo, assicurandosi un’importante seconda posizione in classifica, a pari merito con Atalanta e Brescia, tutti con 63 punti. Grazie a questo piazzamento, la squadra partenopea conquistò l’agognato ritorno in Serie A, mentre il Monza, dopo un finale di campionato angoscioso, chiuse al 13° posto, conquistando la salvezza nell’ultima giornata.
La storia di quel match rimane impressa nella memoria dei tifosi, non solo per il goal di Mazzeo, ma per il significato che assunse in un’annata calcistica densa di emozioni, attestando la resilienza del Napoli e l’imprevedibilità del calcio italiano.