Napoli, nuovo centro di diritti umani: un passo avanti per l’inclusione e la giustizia sociale

La scelta di Napoli come sede della nuova iniziativa di RFK Human Rights Italia non è affatto incidentale. Questa città, con la sua lunga storia di lotta per i diritti e l’inclusione, si conferma come un terreno fertile per la promozione della cultura dei diritti attraverso diverse attività. L’importante intervento mira non solo a rivolgersi ai cittadini nostrani, ma anche a estendersi ai Paesi del Mediterraneo, affrontando temi cruciali come il lavoro, l’infanzia e la parità di genere. La Fondazione FoQus gioca un ruolo centrale in questo progetto, rappresentando un esempio di come l’istruzione e l’impegno sociale possano contribuire a costruire una società più giusta.

Napoli come fulcro storico per i diritti

Napoli ha una storia ricca e complessa, caratterizzata da un’eterogeneità culturale e sociale che l’ha vista fiorire come un luogo di inclusione. Fin dal XVIII secolo, con figure come Genovesi e Filangieri, la città ha maturato una tradizione di economia civile. Tuttavia, le sfide contemporanee richiedono un costante ripensamento dei diritti da riconoscere e tutelare, soprattutto in un contesto come quello dei Quartieri Spagnoli, emblematico per le sue contraddizioni. Qui, le condizioni sociali e le problematiche locali forniscono un laboratorio vivente in cui si possono sperimentare modelli nuovi di cittadinanza, partecipazione e risposta alle disuguaglianze.

Kerry Kennedy, figlia dell’ex presidente degli Stati Uniti e attivista per i diritti umani, sottolinea l’importanza della collaborazione con FoQus: «La nostra cooperazione è naturale, poiché entrambi condividiamo l’impegno di affrontare le ingiustizie attraverso l’istruzione». FoQus è dunque parte integrante di un progetto che mira a sensibilizzare e mobilitare energie per affrontare le disuguaglianze e promuovere una cultura dei diritti umani.

Gli obiettivi della nuova sede di RFK a Napoli

L’apertura della sede di RFK Human Rights a Napoli rappresenta un passo significativo nella lotta per i diritti umani e sociali nella regione. Con la Fondazione FoQus come partner, la nuova iniziativa intende trasformare il territorio in un incubatore di opportunità. La collaborazione con università locali, ONG internazionali e il settore scolastico contribuirà a sviluppare corsi di formazione e programmi dedicati alla mediazione culturale e alla gestione dell’informazione.

Rachele Furfaro, presidente di FoQus, ha dichiarato che si lavorerà per fornire strumenti e conoscenze cruciali ai docenti, creando programmi di educazione civica, speciali corsi sui diritti civili e progetti contro il bullismo. Queste iniziative non solo mirano a fornire competenze ai professionisti dell’istruzione, ma anche a coinvolgere attivamente gli studenti, promuovendo la loro partecipazione e responsabilità.

Le attività promosse da RFK Human Rights Italia

Le attività programmate da RFK Human Rights Italia si concentreranno su un ampio spettro di temi legati ai diritti umani. Saranno attivati corsi per insegnanti che approfondiranno le questioni relative ai diritti civili, affinché essi possano, a loro volta, veicolare queste competenze alla propria classe. Il progetto “CivicAttiva” punterà a formare i giovani su temi di giustizia sociale, mentre il programma “Speak Truth To Power”, creato da Kerry Kennedy, includerà rappresentazioni teatrali e mostre fotografiche a testimonianza dell’impegno dei difensori dei diritti umani.

Un’ulteriore iniziativa includerà corsi estivi rivolti a attivisti, operatori sociali e membri del terzo settore, mirati a fornire competenze concrete per affrontare le sfide dei diritti civili nel contesto italiano. Un primo programma, sostenuto da Cassa Depositi e Prestiti, è già in fase di pianificazione per il biennio 2025-2026 nei Quartieri Spagnoli, in collaborazione con scuole locali.

Un impegno internazionale e locale per i diritti

La sede di Napoli di RFK Human Rights non si limiterà a operare a livello locale, ma si propone di creare una rete internazionale di sostegno. Sarà promossa un’iniziativa dedicata a sostenere attivisti delle aree in crisi del Mediterraneo e di altre zone di conflitto. Attraverso residenze temporanee in collaborazione con enti internazionali e università, il programma mira a offrire supporto concreto a coloro che lavorano in contesti di maggiore difficoltà.

La creazione di questo centro a Napoli segna un’importante svolta sia per la città che per il sud Italia, sottolineando come la sinergia tra istituzioni, scuole e organizzazioni non governative possa concretizzarsi in progetti significativi per il futuro, a beneficio della comunità e della società. Un passo che non solo promuove i diritti umani, ma che si impegna, in modo tangibile, a costruire una cultura dell’inclusione e della giustizia sociale nella regione.

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Filippo Grimaldi