Questo scontrino è incredibile! Spendere una cifra del genere è da folli, ecco cosa è successo.
Napoli è una città ricca di cultura e tradizione, soprattutto quella gastronomica. Infatti, è una delle poche città che riesce tutt’ora a competere con l’aumento del costo della vita. O meglio, non è così in tutti i quartieri.
Il crescente turismo nella città partenopea sta smuovendo e alimentando l’economia locale, e alcune attività, volontariamente o involontariamente, stanno “pompando” un po’ i prezzi per certi servizi che dovrebbero essere alla portata di tutti.
I costi stanno aumentando soprattutto nelle zone centrali, come il Vomero, e una delle pratiche che stanno facendo discutere è l’applicazione di costi aggiuntivi, che colpisce soprattutto i residenti, i quali si ritrovano a dover pagare di più.
Un recente caso, infatti, ha suscitato scalpore proprio perché, con quei costi aggiuntivi, in una situazione normale ci si sarebbe potuti comprare un altro caffè, a persona.
Il rincaro dei prezzi
Il Vomero è uno dei quartieri più popolari di Napoli, nonché una meta per turisti provenienti da tutto il mondo. Di recente, però, uno scontrino ha fatto scoppiare quello che potrebbe essere definito uno scandalo. In un bar, alcuni clienti hanno ordinato una Tassoni da 180 ml e un caffè espresso, pagando in totale 8,50 euro.
I prezzi, di per sé, possono sembrare normali, con la cedrata che è costata 4 euro e il caffè 1,50 euro, nonostante quest’ultimo sia maggiore rispetto alla media cittadina. Tuttavia, il vero scandalo è il costo del servizio al tavolo: a ogni persona è stato applicato un extra di 1,50 euro (in totale 3,00 euro), il doppio rispetto al prezzo standard.
La situazione a Napoli
Purtroppo, non solo il Vomero è colpito da quest’aumento dei prezzi, che riguarda anche altri quartieri e, soprattutto, altre città. Secondo i dati Istat di luglio, Napoli è stata interessata da un incremento dei prezzi che è risultato essere il doppio rispetto alla media nazionale. Soprattutto nel settore alimentare, i costi sono aumentati in modo considerevole, con un +3,4% rispetto allo stesso mese del 2023.
Un incremento maggiore si registra nel settore alberghiero, dove l’aumento è stato addirittura del 5,1%. In proporzione, alcuni esperti dell’Unione Nazionale Consumatori paragonano Napoli a Milano per quanto riguarda la crescita dei costi e il livello della spesa in generale. Sebbene rispetto ad altre città i costi di Napoli risultino ancora bassi, la popolazione locale rimane comunque la più colpita, perché sta assistendo pian piano a una lievitazione dei prezzi che, nel corso del tempo, inciderà in modo considerevole sulla vita dei napoletani.