L’8 ottobre, a partire dalle 10:30, Napoli si prepara ad accogliere un evento di grande richiamo culturale presso il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova. La manifestazione si focalizza sulla figura storica di Vlad Tepes, meglio conosciuto come Dracula, attraverso la proiezione del documentario “Vampiro per Caso: la vera storia di Dracula”. Questo film, realizzato da Syusy Blady, promette di offrire nuove prospettive su un personaggio avvolto nel mistero e nell’immaginario collettivo, che continua a suscitare fascinazione e curiosità .
Gli ospiti dell’evento
La proiezione del documentario vedrà la partecipazione di figure di spicco nel panorama culturale e accademico. Syusy Blady, regista e protagonista dell’opera, sarà presente per rispondere alle domande del pubblico e condividere dettagli sulla produzione. Al suo fianco ci sarà Mircea Cosma, co-produttore del documentario, che contribuirà a contestualizzare l’opera nel quadro della co-produzione italo-rumena. Valentina Ferranti, antropologa con competenze in studi culturali e storici, offrirà un contributo scientifico e critico sull’argomento, mentre Lello Glinni, ricercatore che ha condotto indagini storiche approfondite su Vlad Tepes, fornirà un’analisi dettagliata della figura del principe.
L’evento si preannuncia arricchito dalla presenza di una delegazione di giornalisti e rappresentanti della cultura rumena, sottolineando l’importanza della collaborazione culturale tra Italia e Romania. Questo incontro rappresenta un’opportunità imperdibile per esplorare le varie sfaccettature di una figura storica tanto complessa quanto affascinante.
Il documentario: un viaggio investigativo
“Vampiro per Caso: la vera storia di Dracula” non è solo un documento che narra le gesta di Vlad Tepes, ma un vero e proprio viaggio investigativo che conduce lo spettatore attraverso i luoghi emblematici della vita del principe della Valacchia. La produzione, che è il risultato della cooperazione tra Per Caso Srl e la Società Cultural-istorica Mihai Viteazul, cerca di svelare il mistero che aleggia attorno alla sua figura storica, confinando la leggenda con la realtà .
Il film inizia al monastero di Snagov, situato in Romania, luogo storicamente associato alla figura di Dracula, e prosegue lungo un percorso che tocca punti cruciali della vita di Vlad, come Comana, la città di Sighisoara e il celebre Castello di Bran. Questi luoghi non sono solo cornici scenografiche, ma portatori di storie e leggende, che il documentario esplora in modo critico e documentato.
Uno dei temi cardine dell’opera riguarda la controversa questione della sepoltura di Vlad Tepes. Le ipotesi riguardano percorsi inaspettati e storicamente significativi: si ipotizza che il corpo del principe possa essere stato trasferito in Italia, precisamente nella cripta di Acerenza in Basilicata, o addirittura nella tomba monumentale della Famiglia Ferillo nel Chiostro di S. Giacomo della Marca, situato a Napoli. Queste supposizioni aprono la porta a interrogativi intriganti, come il possibile soggiorno di Vlad in Italia in incognito, una dimensione che viene esaminata con rigore e passione nella narrazione.
La figura storica di Vlad Tepes
Vlad Tepes, noto anche come Vlad l’Impalatore, visse nel XV secolo e servì come un difensore dell’Europa cristiana contro l’avanzata dell’Impero Ottomano. La sua reputazione è stata segnata da crudeltà e giustizia spietata, il che ha contribuito a plasmare la figura leggendaria di Dracula, ulteriormente ampliata dalla penna di Bram Stoker nel suo celebre romanzo.
La narrazione storica di Vlad è complicata, segnata da conflitti politici e guerre, ma anche da un impegno sincero per la difesa dei suoi territori e della fede cristiana. Il documentario si propone di ridisegnare questa figura, separando i fatti storici dalla mitologia. Esplorerà i motivi che hanno portato Stoker a identificare Vlad Tepes come l’archetipo del vampiro, evidenziando come la cultura pop e le interpretazioni moderni abbiano influenzato la percezione pubblica del principe rumeno.
Con una ricchezza di dettagli e una narrazione coinvolgente, “Vampiro per Caso” si presenta non solo come un’opera cinematografica, ma anche come un confronto culturale e storico che invita il pubblico a riflettere sul confine sottile tra realtà e mito.