La recente scomparsa di Antonella Di Nuzzo ha lasciato un profondo vuoto nel cuore della comunità napoletana. La proprietaria dello storico locale La Focaccia della Signora, attivo dal 1962 in via Saverio Altamura, ha rappresentato per generazioni il simbolo della convivialità e della tradizione culinaria partenopea. Questo articolo esplora la sua vita, il legame indissolubile con il suo negozio e l’impatto duraturo che ha avuto sui suoi clienti e sull’intera città.
Nel 1962, Antonella Di Nuzzo e suo marito Renato fondarono un modesto negozio di alimentari da cui emerse gradualmente La Focaccia della Signora. La scoperta della qualità delle sue focacce fu in gran parte frutto del Caso. Un vicino generoso donò loro una cucina usata, già dotata di forno, che inizialmente venne collocata nel retrobottega. Questo spazio veniva utilizzato per preparare i pasti durante le pause lavorative.
Una sera, dopo una lunga giornata di lavoro, Antonella decise di provare il forno e realizzare una pizza. A causa di un eccesso di impasto, decise di vendere le focacce in eccesso nel negozio. Da quel momento, l’interesse dei clienti aumentò vertiginosamente; le prime focacce furono un vero successone. Questo segna l’inizio di una tradizione che persiste ancora oggi.
La ricetta originale, semplice ma ricca di sapore, prevede ingredienti freschi e di qualità come pomodori genuini e un’impasto fragrante. Oggi, le focacce continuano a essere sfornate quotidianamente dal figlio e dai nipoti di Antonella, che si impegnano a mantenere vive le tradizioni e il gusto dei piatti di famiglia.
La scomparsa di Antonella Di Nuzzo è stata accolta con dolore e grande affetto dalla comunità. Le testimonianze di chi ha conosciuto la signora Coppola affermano che era molto più di una semplice proprietaria di un locale: era un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere. Egidio Cerrone, noto per il suo blog “Le avventure culinarie di Puok e Med“, ha reso omaggio attraverso un post sui social media, sottolineando l’importanza della sua figura e l’impatto che aveva avuto nelle vite di molti.
Cerrone ha messo in luce non solo la qualità delle sue specialità culinarie ma anche la calda ospitalità della signora Antonietta, che ha regalato ai suoi clienti momenti di pura felicità attraverso il buon cibo. “Grato di averla conosciuta e di aver raccontato la sua storia anni fa”, ha scritto. Frasi come queste esprimono l’empatia e l’affetto che la comunità ha nutrito nei confronti di Antonella, una donna il cui amore per la cucina ha contribuito a cementare legami duraturi tra le generazioni di napoletani.
I funerali di Antonella Di Nuzzo si terranno il 2 novembre presso la Chiesa Santa Maria della Rotonda. Questo evento rappresenterà un’opportunità per amici e familiari, ma anche per tutti i clienti che l’hanno amata e rispettata, di darle l’ultimo saluto. L’annuncio diffuso sui social da La Focaccia della Signora ha toccato il cuore di molti, facendo emergere un’ondata di ricordi e di storie legate al suo locale.
L’eredità lasciata da Antonella è indubbiamente significativa. La Focaccia della Signora ha non solo avuto un ruolo fondamentale nel panorama gastronomico di Napoli, ma ha anche abbracciato una comunità intera. Oggi, il figlio e i nipoti continuano a sottolineare l’importanza della tradizione familiare attraverso il loro lavoro quotidiano, perpetuando il nome e l’amore che Antonella ha dedicato alla sua arte culinaria.
Antonella Di Nuzzo rimarrà per sempre nella memoria collettiva come un simbolo di passione, tradizione e amore per la cucina. La sua storia è un esempio di come un semplice piatto possa unire le persone e creare legami in una comunità.