Napoli piange Marisa del Vecchio, l’iconica imprenditrice e attivista della città

Napoli piange Marisa del Vecchio, l'iconica imprenditrice e attivista della città - Ilvaporetto.com

La recente scomparsa di Marisa del Vecchio ha colpito profondamente Napoli, dove la figura di questa imprenditrice è stata sempre associata a eventi culturali e attività civiche. Marisa, conosciuta come la “signora dei cioccolatini” per il suo ruolo di leadership nell’azienda Gay Odin, ha combattuto a lungo contro una malattia, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità che tanto amava.

La carriera nel mondo del cioccolato

La guida di Gay Odin

Marisa del Vecchio ha traghettato Gay Odin in un’era di rinnovamento e innovazione dopo la morte del suo primo marito, Giuseppe Maglietta. L’azienda, fondata nel 1894, è diventata un vero e proprio simbolo della tradizione dolciaria napoletana. Sotto la direzione di Marisa, Gay Odin ha saputo coniugare tradizione e modernità, mantenendo intatti gli antichi saperi artigianali e introducendo nuove linee di prodotti.

Marisa ha implementato strategie di marketing incentrate sulla valorizzazione del prodotto locale, rafforzando l’importanza del cioccolato napoletano nel panorama nazionale ed internazionale. La sua dedizione ha portato a collaborazioni con chef rinomati e alla partecipazione a eventi gastronomici, contribuendo a rendere Gay Odin un nome conosciuto anche fuori dai confini campani.

Una vita dedicata all’insegnamento e all’impegno sociale

Oltre al suo lavoro nell’industria del cioccolato, Marisa ha ricoperto un’importante carriera come insegnante di Matematica e Scienza. È stata apprezzata dai suoi studenti per la sua capacità di trasmettere passione e competenza, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni. La sua dedizione all’educazione riflette non solo il suo impegno professionale, ma anche il suo desiderio di creare una società migliore.

Marisa ha avuto un impatto significativo nella comunità attraverso il suo coinvolgimento in varie battaglie civiche e ambientali. Il suo attivismo si è concentrato sulla promozione dei diritti delle donne e sulla lotta contro la violenza di genere. Ha spesso partecipato a eventi e campagne locali, sostenendo cause legate al decoro urbano e alla salvaguardia del patrimonio culturale di Napoli. La sua attitudine combattiva, unita a un profondo senso di responsabilità sociale, ha ispirato molti a seguirne le orme.

Tributi e commemorazioni

La reazione di Napoli e della comunità

La notizia della morte di Marisa del Vecchio ha suscitato un’onda di dolore e di ricordi tra i napoletani. Innumerevoli messaggi di cordoglio sono stati pubblicati su social media, evidenziando il grande impatto che ha avuto sulla vita di chi l’ha conosciuta. Molti l’hanno descritta come una “miniera di autenticità ed entusiasmo”, sottolineando la sua capacità di affrontare le sfide con determinazione e una sonrisa.

Un tributo sui social ha evidenziato le sue battaglie civiche, il suo amore per Napoli e il suo impegno per migliorare la vita della comunità. Le commemorazioni non si limitano a parole sui social, ma includeranno anche una cerimonia funebre che si svolgerà venerdì 20 settembre alle ore 11 nella chiesa dell’Ascensione a Chiaia, dove amici, familiari e sostenitori si riuniranno per rendere omaggio alla sua vita straordinaria.

L’eredità di una grande donna

Marisa del Vecchio lascia dietro di sé un’eredità che trascende il mondo del cioccolato. I suoi figli, Davide, Dimitri e Sveva, insieme al genero Massimo Schisa e al marito Adalberto Thau, porteranno avanti i valori e l’impegno che lei ha incarnato per tutta la vita. La sua passione per Napoli e per il suo popolo continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha amata e rispettata.

La scomparsa di Marisa rappresenta non solo una perdita personale per la sua famiglia, ma anche una grande perdita per la comunità napoletana, che oggi si raccoglie per onorare una figura che ha segnato profondamente la storia della città.

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