Napoli prevale sul Milan con un convincente 2-0: l’analisi dell’anticipo di Serie A

Il Napoli ha confermato la sua superiorità nella decima giornata di Serie A, sconfiggendo il Milan con un punteggio di 2-0 all’imponente stadio Giuseppe Meazza. Le reti degli azzurri, firmate da Romelu Lukaku e Khvicha Kvaratskhelia, hanno ulteriormente consolidato il primato in classifica della squadra di Rudi Garcia, ora a +7 sull’Inter. Una partita che mette in evidenza le difficoltà dei rossoneri, ora relegati a una posizione poco consona rispetto alle aspettative.

Un avvio fulmineo del Napoli

La partita è cominciata sotto un’ottima stella per il Napoli, che ha sorpreso il Milan già al quinto minuto. Dopo un calcio di punizione battuto rapidamente, il Napoli ha creato pericoli in area avversaria, con Kvaratskhelia che ha cercato di calciare di prima intenzione. Lukaku, immischiato in quella prima azione, ha successivamente riscosso il riscatto mettendo a segno il gol dell’1-0. Sfruttando un’intuizione di Anguissa, l’attaccante belga ha sfondato la difesa milanista, resistendo alla marcatura di Pavlovic e superando il portiere Maignan. Con questo gol, Lukaku ha raggiunto quota 74 nella sua carriera in Serie A, dimostrando il suo peso in un contesto di alta competitività.

Negli istanti successivi, il Milan ha cercato di reagire. Musah ha avuto una potenziale occasione per pareggiare, ma la sua conclusione ha sfiorato il palo. Anche Chukwueze ha tentato il colpo, ma Meret ha parato in modo efficace. La manovra rossonera, sebbene vivace, ha mostrato segnali di confusione, complice un errore di comunicazione tra Buongiorno e Gilmour, che quasi costava il raddoppio agli avversari.

Gli azzurri padroni del gioco

Il primo tempo ha visto il Napoli mantenere il controllo del gioco, creando diverse occasioni per rimanere in vantaggio. Dopo il gol di Lukaku, Politano ha provato a colpire, ma Maignan ha respinto un tentativo insidioso. Kvaratskhelia, sempre ispirato, ha avviato una serie di azioni che hanno messo in difficoltà la retroguardia milanista. Il raddoppio azzurro è arrivato al 43′, con Kvaratskhelia che ha liberato un destro preciso all’angolino, lasciando il portiere rossonero senza possibilità di intervenire.

Nel corso del secondo tempo, il Milan ha sembrato più determinato. Tuttavia, la rete di Morata, annullata per fuorigioco, ha rappresentato un fulmineo campanello d’allarme per la squadra di Garcia. Oltre a ciò, Loftus-Cheek ha provato a rendersi pericoloso, ma l’assenza di un killer instinct ha frenato ogni possibile rimonta. Il Napoli ha resistito con attenzione, gestendo il vantaggio senza eccessivi rischi.

Le scelte tattiche dei tecnici

Nella ripresa, il Napoli ha effettuato alcuni cambi strategici, mantenendo l’inventiva in attacco con l’ingresso di Simeone e Neres. Dalla parte milanista, il tecnico Fonseca ha cercato di infondere nuova energia alla squadra con l’ingresso di Leao e Pulisic. Nonostante le sostituzioni, i rossoneri non sono stati in grado di sfruttare le poche occasioni create. Meret si è dimostrato sicuro tra i pali, neutralizzando le azioni più pericolose.

In particolare, gli allenatori hanno mostrato approcci diversi, con Conte che ha optato per una difesa a cinque nel tentativo di arginare gli attacchi napoletani. Nonostante gli sforzi, il Milan ha faticato a concretizzare e ha infine capitolato sotto una pressione non incisiva. A pochi minuti dal termine, l’ingresso del giovane Camarda segna una volontà di innovare nel Milan, ma ormai era tardi; la partita si è conclusa col Napoli che ha mantenuto la rete inviolata fino al triplice fischio.

In sintesi, il Napoli esce dal Meazza con tre punti preziosi, mentre il Milan deberá riflettere sulla propria identità di gioco se vuol aspirare a traguardi più ambiziosi nella stagione in corso.

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Filippo Grimaldi