Napoli ricorda Giuseppe De Vita: una targa per onorare la memoria del rider vittima del lavoro

Il tragico incidente che ha tolto la vita a Giuseppe De Vita, un rider di 42 anni, ha scosso profondamente la comunità di Napoli. Il suo decesso, avvenuto il 2 settembre 2022, dopo un periodo di ricovero in ospedale, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori del settore delle consegne a domicilio. A un anno di distanza, il Comune di Napoli ha deciso di rendere omaggio a De Vita con l’apposizione di una targa commemorativa nel luogo dove operava. Questo gesto rappresenta non solo un tributo alla sua memoria, ma anche un importante passo verso la sensibilizzazione sui temi legati al lavoro precario.

La storia di Giuseppe De Vita: un rider nel cuore di Napoli

Giuseppe De Vita era un lavoratore come tanti, impegnato nel difficile mondo delle consegne a domicilio. La sua routine quotidiana prevedeva l’uso dello scooter per spostarsi attraverso le strade di Napoli, portando cibo e altri beni alle porte dei clienti. Il 2 settembre del 2022, mentre stava effettuando una consegna sulla perimetrale Pianura-Vomero, è stato coinvolto in un grave incidente stradale con un’automobile. Le ferite riportate nello scontro si sono rivelate fatali e, dopo due settimane di ricovero in ospedale, De Vita è morto.

Questo tragico evento ha evidenziato la vulnerabilità a cui sono esposti i lavoratori del settore delle consegne, un ambito in costante crescita, ma spesso caratterizzato da scarse tutele e condizioni di lavoro precarie. La vita di De Vita è diventata simbolo di una lotta più ampia, che coinvolge molti giovani professionisti impegnati in lavori temporanei e scarsamente retribuiti, spesso privi di sicurezza e benefici.

L’incidente ha colpito non solo la famiglia e gli amici di Giuseppe, ma anche l’intera comunità di rider, che ha sentito forte la necessità di rendere omaggio a un compagno di lavoro caduto in servizio. La risposta della comunità e delle istituzioni è stata immediata, portando a una mobilitazione per onorare la sua memoria e riconoscere i rischi connessi a questo tipo di lavoro.

Il tributo del Comune di Napoli: una targa in memoria di un rider

La decisione del Comune di Napoli di apporre una targa in memoria di Giuseppe De Vita è stata ufficializzata tramite una delibera di Giunta approvata mercoledì. L’iniziativa, avviata dalla ditta di consegne Just Eat, è stata sostenuta dall’assessorato al lavoro del Comune. La targa sarà collocata nell’aiuola in corrispondenza del civico 133 di viale Augusto, il punto di partenza dell’area di Fuorigrotta per le consegne della ditta.

La proposta è stata avanzata dalla vicesindaco Laura Lieto, che ha la delega alla toponomastica. Questa decisione è stata particolarmente significativa, poiché, per la prima volta, è stata concessa una deroga alla norma che stabilisce che i monumenti e le lapidi pubbliche possono essere dedicati solo a persone decedute da almeno dieci anni. La Commissione consultiva per la toponomastica ha riconosciuto l’importanza del gesto, sottolineando come il riconoscimento di De Vita attraverso una targa rappresenti un’azione di grande rilevanza sociale, in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che affrontano i lavoratori precari, in particolare i più giovani.

La targa commemorativa avrà la seguente scritta: “Giuseppe De Vita , rider vittima del lavoro. Nessuno muore nel cuore di chi resta”. Questa frase trasmette un messaggio profondo, evidenziando non solo la perdita di un uomo, ma anche il valore del lavoro e le sfide da affrontare per garantire la sicurezza dei lavoratori.

Un gesto di riconoscimento per un lavoro precario

L’azione del Comune di Napoli rappresenta un significativo gesto di riconoscimento non solo per Giuseppe De Vita, ma per tutti coloro che, come lui, lavorano in settori caratterizzati da precarietà. La figura del rider è diventata sempre più centrale, soprattutto nelle città italiane, dove la richiesta di servizi di consegna a domicilio è in costante aumento. Tuttavia, insieme a questa crescita, emergono anche molte problematiche legate alla sicurezza e alla tutela dei diritti dei lavoratori.

La commemorazione di De Vita è quindi un’opportunità per riflettere su questi temi e per dare voce a una categoria spesso ignorata. L’iniziativa contribuisce a mettere in luce la necessità di una maggiore attenzione verso le condizioni di lavoro e la sicurezza di questi professionisti, evidenziando l’importanza di normative più rigide e di un sistema di protezione sociale migliore. La targa rappresenta un monumento vivente per una causa che richiede urgentemente di essere affrontata, affinché eventi simili non si ripetano e che il sacrificio di Giuseppe possa fungere da catalyst per il cambiamento.

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