Il match tra Napoli e Roma ha alimentato polemiche riguardo alla direzione di gara di Davide Massa, il quale è stato oggetto di critiche per la gestione dei cartellini e per alcune decisioni contestate. Il portale giallorosso “Il Romanista” ha messo in evidenza come l’arbitro abbia trattato in modo differente le infrazioni delle due squadre, generando malumori e discussioni tra gli appassionati di calcio. L’analisi di Gabriele Fasan si focalizza sulle decisioni di Massa e sulla loro incidenza sullo svolgimento della partita.
Le scelte arbitrali nel primo tempo
Nel primo tempo dell’incontro, Massa ha fatto discutere per alcune sue decisioni, definite frettolose e poco in linea con il regolamento. Già al 10′ minuto, l’arbitro ha fermato un’azione potenzialmente pericolosa della Roma per una trattenuta su Dovbyk a centrocampo, negando il vantaggio. Questa scelta ha sollevato polemiche in quanto in situazioni analoghe, il protocollo impone di concedere il vantaggio all’attacco. Nonostante l’intensità della partita, Massa ha dato l’impressione di non valutare attentamente le situazioni di gioco.
Un altro momento decisivo è avvenuto al 26′, quando Lukaku ha colpito Celik in un intervento ritenuto scomposto. Tuttavia, anziché sanzionare l’attaccante belga con un cartellino, Massa ha optato per un calcio d’angolo. Le critiche si sono concentrate sulla discrezionalità mostrata dal direttore di gara, poiché questo tipo di falli viene spesso punito con un cartellino giallo nella maggior parte delle competizioni. Anche al 38′, Massa ha mostrato il cartellino giallo a Ndicka per una trattenuta, ma la sua decisione è apparsa sbagliata in quanto l’infrazione di Lukaku era più evidente e meritevole di punizione.
Un secondo tempo carico di controversie
Il secondo tempo della partita ha continuato a riservare colpi di scena e contestazioni. Massa ha mantenuto uno standard di severità nel valutare le infrazioni, colpendo i giocatori attenti a non oltrepassare i limiti. Al 14′ minuto, ha ammonito Pisilli per una lieve trattenuta, una decisione che ha comportato l’assenza del giocatore nella successiva partita contro l’Atalanta. Questa ammonizione ha attirato l’attenzione perché sembrava essere più severa rispetto a precedenti decisioni riguardanti falli simili.
Un altro episodio controverso è avvenuto quando McTominay ha scalciato Cristante poco al di fuori dell’area. Massa ha scelto di non estrarre il cartellino, limitandosi a concedere una punizione, un atteggiamento considerato incoerente da chi ha seguito la partita. A fronte di ciò, a Cristante è stata comminata un’ammonizione nel primo minuto dei tre di recupero, dopo un fallo su Folorunsho. L’energia della partita, unita a decisioni arbitrarie che hanno sollevato interrogativi, ha mantenuto alta la tensione tra i sostenitori di entrambe le squadre.
L’analisi della gara ha messo in evidenza come la gestione dei cartellini e le decisioni di Massa abbiano influito sul clima di continui confronti tra le formazioni. La partita, caratterizzata da duelli intensi e momenti di alta tensione, è stata e continuerà a essere oggetto di discussione da parte di esperti e tifosi, rendendo il ruolo dell’arbitro vero protagonista nell’occasione.