Napoli si mobilita contro la violenza: assemblea pubblica per disarmare la città

Ritorna alla ribalta il tema della violenza a Napoli, con un’iniziativa pubblica che coinvolge oltre 50 associazioni locali. L’appuntamento è fissato per sabato 9 novembre in piazza Cavour, dove si discuterà della drammatica situazione di insicurezza e delle vite spezzate dalla violenza armata. L’incontro, organizzato dall’associazione Annalisa Durante, segue le recenti tragedie che hanno colpito la comunità, chiedendo un impegno collettivo per liberare la città dalla cultura dell’arma.

La chiamata all’azione delle associazioni

L’associazione Annalisa Durante, con sede a Forcella, lancia un appello accorato alla cittadinanza e alle istituzioni. Pino Perna, presidente dell’associazione, sottolinea la urgente necessità di affrontare il problema della violenza che affligge la metropoli partenopea. “La città metropolitana è fuori controllo”, afferma, denunciando una strage di giovani coinvolti in conflitti legati alla criminalità organizzata. In questo contesto, è emerso un allarme crescente riguardo alla circolazione di armi tra le mani di minorenni e giovani, che sono sempre più esposti a una cultura della violenza.

L’assemblea di sabato avrà come focus la creazione di un’alternativa culturale e sociale significativa. Reti e associazioni come la Caritas diocesana, Libera e Legambiente si uniscono all’iniziativa, sottolineando la grave crisi sociale e educativa. La condivisione di esperienze è fondamentale affinché la lotta contro la violenza diventi una priorità nella società civile. Durante l’assemblea, i partecipanti potranno prendere la parola su differenti tematiche legate alla sicurezza e alla legalità, promuovendo un dialogo costruttivo tra i vari soggetti coinvolti.

La piaga della violenza giovanile

Pino Perna, con una voce carica di preoccupazione, ricorda che sono passati quasi quarant’anni da quando Giancarlo Siani denunciava l’esistenza di “muschilli”, giovani sfruttati dalla camorra. Oggi la situazione non sembra migliorare: molti adolescenti si ritrovano all’interno di un contesto violento, senza alcuna prospettiva di futuro. Perna evidenzia come molti minori siano ormai invisibili, ignorati dalle istituzioni e dalla società, fino a quando non diventano protagonisti di eventi tragici. La mancanza di attenzione è evidente e necessita di un cambiamento radicale nell’approccio da parte della politica.

La vivace discussione che si preannuncia durante l’assemblea si propone di affrontare il ruolo chiave dell’educazione. Viene richiesto un ripensamento profondo delle politiche educative e sociali, con l’intento di riappropriarsi degli spazi di crescita e di supporto che dovrebbero essere garantiti a ogni giovane. Stabilire un legame di fiducia tra le istituzioni e i ragazzi è essenziale per prevenire ulteriori violenze e tragedie.

Un piano d’azione per il futuro

L’assemblea sarà un’importante occasione per avanzare proposte concrete e alzare la voce in un contesto in cui il silenzio sembra predominare. Le associazioni chiedono un “disegno” chiaro e lungimirante per affrontare la problematica della violenza, che deve passare attraverso il coinvolgimento di tutti i settori della società: istituzioni, terzo settore, scuola e comunità religiose. È indispensabile che gli interventi non si limitino alla mera repressione, ma che puntino a una vera inclusione sociale e a una cultura di pace e rispetto.

L’obiettivo finale è lavorare insieme per costruire un tessuto sociale più sicuro e coeso, favorendo lo sviluppo di opportunità per tutti. La necessità di una sicurezza reale, che non si basi solo sulla repressione, ma che sviluppi strategie di effettiva prevenzione, risulta fondamentale per affrontare le sfide che la città pone.

Per partecipare e far sentire la propria voce, l’appuntamento è fissato in piazza Cavour alle 10. L’impegno collettivo è vitale per creare un percorso di cambiamento e disarmare Napoli dalla cultura della violenza.

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Redazione