Napoli si sta preparando ad accogliere un importante evento religioso con l’apertura della sua «Porta Santa», segnando l’inizio ufficiale del Giubileo 2025. Domani, alle 18, il Duomo della città sarà al centro di una celebrazione solenne guidata da don Mimmo Battaglia. L’evento non solo rappresenta un momento di comunione spirituale, ma anche un’opportunità per la comunità di riflessione e riscatto, in linea con i messaggi di speranza diffusi dal Papa.
Domani sera, la cerimonia di apertura del Giubileo inizierà con una solenne celebrazione stazionale nel Duomo di Napoli. La liturgia sarà presieduta da don Mimmo Battaglia e preceduta da una processione che avrà come punto di partenza la chiesa dei Santi Apostoli. Questo speciale percorso spirituale culminerà proprio nella cattedrale, in un luogo di forte significato storico e religioso, dove riposano le spoglie del cardinale Sisto Riario Sforza. Questa figura, di notevole importanza nella storia del cattolicesimo meridionale dell’Ottocento, ha saputo unire i vescovi del Sud, gettando le basi per una visione coesa dell’episcopato.
La «Porta Santa» di Napoli diventa così un simbolo non solo di perdono e redenzione, ma anche di un forte messaggio di unità e speranza, in sintonia con il concetto espresso dal Papa nella bolla di indizione, Spes non confundit. La celebrazione promuoverà un’atmosfera di gioia e riflessione, facendo appello a una comunità che si sente vicina ai valori cristiani e al desiderio di rinnovamento.
In un momento denso di emozione e simbolismo, il Giubileo sarà accompagnato dalla processione con la Croce itinerante di Lampedusa, realizzata con i legni delle barche usate dai migranti. Questo oggetto sacro, creato dalla Fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti”, rappresenta non solo il ricordo delle vite in cerca di speranza, ma anche il legame tra la fede e le sfide contemporanee che la società affronta.
Durante la celebrazione, il cardinale Battaglia presenterà questo simbolo al popolo radunato davanti alla cattedrale. La Croce sarà poi collocata nel Duomo per l’intero anno giubilare, fungendo da punto di riferimento per i fedeli, richiamando l’attenzione sulla realtà dei migranti e la necessità di una risposta umana e solidale verso chi vive in situazioni di difficoltà.
La celebrazione vedrà la partecipazione attiva di giovani che porteranno questo simbolo, infondendo un senso di continuità e impegno nel promuovere i valori cristiani e la giustizia sociale. Un gesto che mira a unire la comunità e le nuove generazioni nella costruzione di un futuro di speranza.
Il Giubileo partenopeo anticipa l’importante evento romano del 22 marzo 2025, previsto per accogliere un numero significativo di pellegrini in visita al Santo Padre. Attualmente, più di undicimila persone hanno già prenotato per partecipare al pellegrinaggio, portando con sé un profondo desiderio di condivisione e spiritualità. Per venire incontro a questo elevato numero di partecipanti, la Prefettura ha autorizzato l’uso di Piazza San Pietro per la celebrazione della messa e l’udienza papale.
Tre treni ad alta velocità saranno disponibili sulla tratta Napoli Centrale – Roma San Pietro, con partenze programmate alle sei del mattino del 22 marzo. I bus cominceranno le loro corse da Napoli attorno alle tre di notte, con diversi punti di raccolta per facilitare l’accesso dei fedeli. L’organizzazione mira a garantire che ogni partecipante possa vivere un’esperienza significativa e pragmatica durante questo evento.
Don Salvatore Giuliano, delegato per il Giubileo, sottolinea l’eccezionalità di questo pellegrinaggio, che si preannuncia come un momento di grande festa e grazia per la città. Durante l’udienza, i partecipanti saranno accompagnati da canti, incluso “O sole mio”, elevando lo spirito di convivialità e comunità tra i fedeli e il Pontefice.
Il Giubileo è anche un’importante occasione per ricevere l’indulgenza plenaria, che offre ai credenti la possibilità di cancellare i peccati, previa confessione e perdono. Oltre alle consuete modalità di accesso a questa grazia, il Papa ha ampliato le opportunità per ottenerla, incorporando anche gesti di dolore e carità, come visitare gli ammalati, i carcerati, o compiere opere di misericordia.
I fedeli di Napoli potranno ottenere l’indulgenza varcando la «Porta Santa» del Duomo o di altre chiese giubilari nel territorio. I luoghi designati includono la basilica del Buon Consiglio a Capodimonte, San Pietro ad Aram e la cappella del Monaldi, tra gli altri. È ancora possibile iscriversi per partecipare al pellegrinaggio del 22 marzo, contattando l’organizzazione tramite email o telefono, un’opportunità che non può essere trascurata da chi desidera vivere a pieno questa esperienza giubilare.