L’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Napoli ha segnato l’inizio di un processo di trasformazione per il club partenopeo. Con una rosa in evoluzione e necessità di consolidamento, è fondamentale esaminare l’andamento del valore della squadra nei primi mesi di gestione. Attraverso le valutazioni riportate dal sito specializzato Transfermarkt, questo articolo mette a confronto il valore della rosa del Napoli dal luglio al dicembre 2024 con quello dei suoi predecessori, per capire chi abbia creato maggior valore in questo periodo cruciale.
L’andamento del valore della rosa del Napoli
Antonio Conte ha assunto l’incarico di allenatore del Napoli il 1 luglio 2024, ereditando una rosa valutata complessivamente 475,93 milioni di euro. A dicembre dello stesso anno, il valore della rosa ha subito un calo, registrando un -43,88 milioni e scendendo a 432,05 milioni. Parallelamente, il monte ingaggi per la stagione 2024/25 si attesta su 83 milioni di euro Lordi, un dato che posiziona il Napoli al di sopra della media per la Serie A.
Questa diminuzione di valore è significativa e da contestualizzare. In passato, anche i tecnici che hanno preceduto Conte hanno registrato variazioni nel valore dei loro organici. È cruciale tenere in considerazione il contesto economico e sportivo legato all’attuale gestione. La diminuzione del valore della rosa, sebbene preoccupante, può dipendere non solo dalle scelte tattiche ma anche dalla fluttuazione dei valori di mercato, complice una congiuntura economica difficile, che include tra l’altro l’impatto del Covid-19.
Comparazione con i predecessori
Luciano Spalletti, che ha guidato il Napoli dal luglio 2021, ha visto il valore della rosa inizialmente attestato a 529 milioni. Questo valore ha subito una riduzione di 10,1 milioni, chiudendo a 518,90 milioni a dicembre 2021. Il monte ingaggi di quel periodo era di 100 milioni. Gennaro Gattuso, alla guida della squadra nel 2020, inizialmente si trovò con un valore rosa di 676,35 milioni, per poi scendere a 603,48 milioni a dicembre, un drastico calo di 72,87 milioni. Inoltre, possedeva il monte stipendi più elevato, pari a 105 milioni lordi.
Carlo Ancelotti, con un valore rosa di 522,75 milioni a luglio 2018, ha registrato solo un lieve decremento di 7,25 milioni a dicembre, chiudendo a 515,50 milioni, e un monte ingaggi di 87 milioni. Maurizio Sarri, il cui Napoli ha visto l’unico incremento di valore di +2,6 milioni, ha iniziato il suo percorso con una rosa valutata 272,15 milioni, che a dicembre è cresciuta fino a 274,75 milioni, mantenendo un monte stipendi di 52 milioni, il più basso di tutti.
Rafa Benitez, infine, ha ereditato un valore rosa di 240,98 milioni a luglio 2013, con un leggero calo a 240,50 milioni a dicembre, assieme a un monte ingaggi di 58 milioni.
Chi ha creato più valore?
L’analisi dei dati suggerisce che Maurizio Sarri è stato il tecnico che ha contribuito a creare più valore in un arco di tempo così breve, grazie al suo aumento della rosa. Questo è piuttosto significativo, considerando che ha operato con un budget per gli stipendi notevolmente inferiore rispetto ai suoi successori, inclusi Conte, Spalletti, Gattuso, Ancelotti e Benitez.
È importante notare che il* Napoli* attuale non è il più costoso dell’era De Laurentiis in termini di monte stipendi, risultando posizionato dopo le gestioni di Gattuso, Spalletti e Ancelotti. Contestualmente, la rosa è stata sottoposta a una svalutazione importante all’1 luglio 2024, rendendo il compito di Conte ancora più complesso.
La situazione attuale del Napoli offre un quadro complesso, dove il valore della rosa e le scelte finanziarie sono componenti chiave per il futuro del club. L’analisi porterà a ulteriori riflessioni, specialmente in vista della scadenza del 30 giugno 2025, dove si potrà fare un bilancio più preciso dell’impatto di Conte sulla squadra.