La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato una significativa impronta su Napoli, città simbolo di resilienza e storia. La dott.ssa Erika Chiappinelli, guida turistica altamente qualificata della Regione Campania, offre un affascinante tour che esplora le ferite storiche inflitte dai conflitti passati. Questo evento rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire le tracce del conflitto e comprenderne l’impatto sulla cultura e sull’architettura della città .
La chiesa dei Girolamini: testimone di un’epoca turbolenta
Il tour inizia con una visita alla chiesa dei Girolamini, dove l’accesso è gratuito grazie all’iniziativa #domenicaalmuseo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Napoli subì devastanti bombardamenti, a partire da quelli americani nel 1943, seguiti da raid aerei tedeschi dopo il cambio di alleanza della città . I danni inflitti agli edifici storici sono visibili nelle strutture di molti luoghi di culto, composta da architetture secolari intrise di storia.
La chiesa dei Girolamini non fa eccezione. Qui, i visitatori possono osservare i segni lasciati dai bombardamenti, che risultano un monito delle atrocità del conflitto. Le macerie e gli interventi di restauro che ne sono seguiti raccontano storie di dolore e rinascita. Durante il tour, si approfondiscono non solo gli eventi storici, ma anche l’importanza della chiesa stessa come centro di cultura e spiritualità per i napoletani.
L’incontro con un passato così tragico rende questa chiesa uno dei luoghi più significativi da visitare. Attraverso le parole della dott.ssa Chiappinelli, i partecipanti possono rievocare l’atmosfera di quei tempi difficili, esplorando la significativa eredità culturale presente nel cuore di Napoli.
Basilica di Santa Chiara: un simbolo di resistenza
Dopo la visita ai Girolamini, il tour prosegue in direzione di piazza del Gesù Nuovo, dove si erge la basilica di Santa Chiara. Questo straordinario esempio di architettura gotica e barocca è caratterizzato dalle ferite inferte dalla guerra, riconducibili agli attacchi aerei del 1943. La canzone popolare “Munasterio ‘e Santa Chiara” ricorda il dolore per la perdita dei rifacimenti barocchi avvenuti durante l’epoca borbonica.
Dentro la basilica riposa il vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, un eroico combattente della Seconda Guerra Mondiale, la cui figura è profondamente venerata nella cultura napoletana. La sua storia, come quella di molti altri eroi, viene evocata durante il tour, sottolineando il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà nel momento più buio della storia della città .
Dopo la guerra, la basilica subì un restauro durato dieci anni, che ha permesso di riportare alla luce la sua bellezza originaria e recuperare la memoria storica. Le visite di questo affascinante edificio non sono solamente un’esperienza artistica, ma anche un viaggio nel tempo che invita i partecipanti a riflettere sulle cicatrici lasciate dai conflitti e sull’importanza della memoria storica.
La chiesa del Gesù Nuovo e la basilica della Pietrasanta
Non distante dalle attrazioni precedenti, il tour include una visita alla chiesa del Gesù Nuovo. Questo luogo è particolarmente significativo perché, durante i bombardamenti, una bomba cadde ma non esplose, lasciando il suo ricordo all’interno dell’edificio, custodito nella cappella-museo dedicata a Giuseppe Moscati. Questo episodio di fortuna ha salvato la chiesa da distruzioni irreparabili, rappresentando un simbolo di resilienza per la comunità locale.
Si prosegue quindi verso la basilica della Pietrasanta, dove l’itinerario conduce i visitatori nei sotterranei, esplorando antiche cisterne risalenti all’acquedotto greco-romano. Durante la guerra, questi spazi furono trasformati in rifugi antiaerei, proteggendo migliaia di napoletani dai bombardamenti. La dott.ssa Chiappinelli racconta le storie di vita quotidiana delle persone che hanno cercato rifugio in questi spazi, evidenziando come la comunità si sia unita per affrontare le terribili difficoltà del conflitto.
Ascoltando le testimonianze sulla vita sotto i bombardamenti, i partecipanti possono percepire l’atmosfera di paura e speranza che caratterizzò quel periodo. La visita alle cisterne fa comprendere l’ingegnosità dei napoletani, che hanno saputo adattarsi e trovare soluzioni per fronteggiare la crisi.
Dettagli pratici del tour
Il tour della Seconda Guerra Mondiale a Napoli ha una durata di due ore, con possibilità di estensione a tre ore includendo la visita al Museo dell’Acqua Lapis. Le tariffe per partecipare sono accessibili, con un costo di 10 euro a persona senza visita al museo, e di 22 euro, biglietto incluso, per coloro che desiderano esplorare anche il museo.
I posti sono limitati e per partecipare è richiesta la prenotazione; ci si deve appuntare in piazza Gerolomini, fuori dall’ingresso della chiesa, la domenica 3 novembre alle 10. Le prenotazioni devono essere effettuate entro il 31 ottobre, contattando via email o messaggio la dott.ssa Chiappinelli. Questa occasione non è solo un tour, ma un’opportunità per immergersi pienamente nella storia di Napoli attraverso le sue ferite e la sua resilienza.