L’abusivismo edilizio continua a rappresentare un’emergenza a Napoli, con il mese di agosto che ha visto un incremento delle attività di costruzione illegali. Gli interventi sprovvisti di licenze e autorizzazioni stanno compromettendo la sicurezza degli edifici e della comunità, spingendo le autorità locali a intensificare i controlli. Recenti sequestri effettuati dalla Unità Operativa Tutela Edilizia della Polizia Locale hanno messo in luce una serie di pratiche nocive che minacciano la stabilità e l’integrità del patrimonio edilizio napoletano.
Durante il mese di agosto, gli agenti della Polizia Locale di Napoli hanno effettuato un’importante operazione di controllo, culminata nel sequestro di sei manufatti in fase di costruzione. Questi interventi, privi di regolare autorizzazione, sono stati individuati in diverse zone della città, da via Megaride a via Carlo de Marco, dimostrando la gravità della situazione legata all’abusivismo edilizio.
In particolare, in via Megaride, nel cuore del centro città, è stato scoperto un cantiere per la realizzazione di una sopraelevazione che coinvolgeva un immobile già abusivo e precedentemente confiscato dal Comune. Le indagini hanno rivelato che i lavori stavano avvenendo in totale assenza di permessi, contribuendo così a un quadro di illegalità diffuso in molte aree della metropoli.
La Polizia ha inoltre segnalato operazioni in altre vie, come via Egiziaca a Pizzofalcone, dove sono stati bloccati i lavori di trasformazione di un immobile in casa vacanza. La gravità della situazione emerge anche dai sequestri effettuati nei Quartieri Spagnoli, dove in via San Mattia è stato individuato un appartamento oggetto di lavori che avrebbero compromesso la staticità dell’edificio. Qui si è accertato che un taglio significativo nel muro portante avrebbe potuto causare seri problemi strutturali.
L’abusivismo edilizio non rappresenta solo un problema di sicurezza, ma ha anche conseguenze dirette sull’ambiente. A Napoli, in alcune zone agricole soggette a protezione paesaggistica, come via Occhialini e via Vicinale Margherita, sono stati registrati interventi di sopraelevazione e sbancamento senza alcuna autorizzazione. Tali pratiche non solo violano la legge, ma aggravano il rischio idrogeologico della città, aumentando la vulnerabilità agli eventi meteorologici estremi.
La cementificazione di aree agricole contribuisce all’impermeabilizzazione del suolo, riducendo la capacità di assorbimento delle acque piovane e generando un incremento dell’erosione e delle alluvioni. Inoltre, si evidenzia la creazione di isole di calore, dove le temperature raggiungono livelli superiori di 2 o 3 gradi rispetto alle zone verdi, contribuendo a un degrado ambientale che colpisce l’intera comunità.
Alla luce di queste evidenze, la lotta contro l’abusivismo edilizio deve essere una priorità per l’amministrazione comunale. È fondamentale promuovere iniziative che sensibilizzino la cittadinanza sui rischi legati alla costruzione illegale e rafforzare i controlli per garantire il rispetto delle norme edilizie. Solo attraverso un impegno costante è possibile tutelare non solo il patrimonio storico-architettonico di Napoli, ma anche la sicurezza e il benessere dei suoi cittadini.