La squadra del Napoli si prepara per la prossima sfida contro il Lecce, un incontro cruciale che vedrà in campo diverse scelte tattiche da parte del tecnico Antonio Conte. Con assenze significative come quelle di Ngonge e Neres, l’allenatore si concentra su come ottimizzare la formazione per mantenere la competitività . Le dinamiche di gioco giocheranno un ruolo fondamentale, con Kvara e Politano attesi protagonisti non solo in fase offensiva, ma anche nel lavoro difensivo.
L’organizzazione tattica del Napoli
Il modulo scelto da Conte per il partita si presenta con un approccio 4-2-4, trasformabile in fase offensiva in un 4-2-2-2. Questo sistema di gioco prevede la presenza di Lukaku e McTominay come punte, supportati dai trequartisti Kvara e Politano. I due esterni, infatti, verranno sollecitati a giocare in modo più verticale, avvicinandosi all’area avversaria per creare situazioni di gioco proficue.
Il posizionamento di McTominay che si alza vicino a Lukaku è cruciale. Non solo per fornire supporto in area, ma anche per sfruttare le difese avversarie, accentrando il gioco e lasciando spazio per gli affondi di Kvara e Politano. L’obiettivo è quello di aumentare la densità in attacco e permettere alla squadra di avere più opzioni di passaggio, complicando la vita alla retroguardia del Lecce.
In difesa, il Napoli si predispone a una solida linea a cinque con Politano che ricopre un ruolo fondamentale. La sua capacità di interpretare il gioco a tutta fascia consente a Di Lorenzo di posizionarsi più centralmente, garantendo un equilibrio tra attacco e difesa. Questo compromesso permette al Napoli di difendersi efficacemente dagli attacchi del Lecce, conservando al contempo le potenzialità offensive.
Il rientro di Kvara e Politano nella formazione
Entrambi i giocatori, Kvara e Politano, hanno iniziato la precedente partita in panchina. Dopo otto presenze consecutive da titolari, Kvara ha avuto l’opportunità di riposare, specialmente considerando gli impegni con la nazionale georgiana nelle ultime due finestre di internazionali. Tuttavia, le dinamiche del gruppo richiedono il loro rientro nel match, dove la loro qualità espressiva può risultare determinante.
Politano, in particolare, si attende un impatto decisivo. Recentemente, è stato osservato come il suo gioco sia migliorato nel coprire le esigenze difensive della formazione, diventando essenziale nel disporre una seconda linea che possa supportare in fase di contenimento. La sua versatilità può rivelarsi utile anche contro il Lecce, dando al Napoli più opzioni per riorganizzare la linea difensiva quando necessario.
Questo rientro non è solo una scelta strategica, ma riflette anche l’andamento della stagione. Le partite ravvicinate richiedono un bilanciamento tra rotazione e efficienza, ed è qui che la presenza di Kvara e Politano potrebbe rivelarsi un vantaggio chiave per il Napoli.
La variabilità del gioco di Conte
Uno degli aspetti più interessanti della strategia di Conte è la sua capacità di adattare il sistema durante il corso della partita. In base allo sviluppo del gioco e alle dinamiche dell’azione, il modulo può facilmente cambiare, come dimostrato nel secondo tempo della recente sfida contro l’Empoli, dove la retrocessione di McTominay ha portato a un passaggio al 4-3-3.
Questa flessibilità tattica è fondamentale per garantire risposte immediate a eventuali problemi che potrebbero sorgere in campo. L’abilità di variabilità consente al Napoli di mantenere il controllo della partita, oltre a ottenere ossigeno in fase di recupero palla.
La preparazione per affrontare il Lecce richiede quindi non solo una solida strategia iniziale, ma anche un piano B da attivare se necessario. Ogni giocatore ha un ruolo specifico, ma la capacità di mantenere un gioco fluido e dinamico sarà cruciale per il risultato finale. La gara si presenta quindi come un banco di prova non solo per i singoli elementi della rosa, ma anche per la visione strategica del tecnico Conte.