Nel post partita di Napoli-Verona, che ha visto i partenopei imporsi con un convincente 2-0, Antonio Conte ha condiviso le sue riflessioni sul percorso della squadra e le sfide da affrontare. L’allenatore, davanti ai microfoni di DAZN, ha analizzato i cambiamenti avvenuti dall’inizio della stagione, mettendo in luce l’adattamento della rosa e quelle che sono le dinamiche attuali.
Antonio Conte ha iniziato il suo intervento parlando dell’evoluzione tattica della squadra. “Da quando siamo partiti, c’è stato un cambiamento,” ha dichiarato. Nei primi giorni della preparazione, il tecnico si è concentrato su un modulo 3-4-2-1. Tuttavia, con i recenti acquisti di giocatori come McTominay, Neres e Lukaku, le cose hanno cominciato a cambiare, portando a una nuova configurazione tattica.
Nei mesi successivi, il Napoli ha sperimentato diverse formazioni, incluso un 4-2-2-2 in cui gli esterni si alzavano per occupare spazi centrali, prima di approdare al 4-3-3 che adesso sembra quello più adatto. Conte ha sottolineato che la crescita della squadra è visibile anche durante gli allenamenti, dove i giocatori stanno iniziando a trovare una certa intesa. “È motivo di soddisfazione per me e per i ragazzi, stiamo crescendo e c’è più fiducia ed autostima,” ha affermato.
L’allenatore ha anche fatto riferimento alla rosa, evidenziando come tutti i giocatori, anche quelli che hanno avuto problemi di infortunio, stiano contribuendo agli sforzi collettivi. Questo è particolarmente importante in un periodo di defezioni significative. Conte ha espresso particolare soddisfazione per il ritorno di Juan Jesus e Spinazzola, notando che avere il supporto di tutti rende il lavoro dell’allenatore molto più semplice.
Un altro punto dolente evidenziato da Conte è quello di Khvicha Kvaratskhelia, un giocatore che sembrava non aver inciso come previsto. “Mi preme sottolineare una cosa, io parlo in italiano,” ha commentato Conte riguardo le recenti interpretazioni dei media. L’allenatore ha chiarito che quando ha parlato di delusione, in realtà si riferiva alla sua incapacità di influenzare la situazione nel modo desiderato.
“Cervato di risposte dai suoi giocatori,” ha ribadito, chiarendo che la delusione non è verso Kvara, ma piuttosto verso se stesso. Antonioni ha detto che ha sperato di avere un impatto maggiore e di poter supportare Kvaratskhelia nel suo sviluppo come calciatore. Ha anche sottolineato che, nonostante le difficoltà, Kvaratskhelia rimane un giocatore del Napoli, e il futuro del calciatore e i suoi eventuali passaggi devono essere valutati attentamente.
Il suo approccio paternalistico nei confronti del giovane talento è evidente. “Forte”, Kvaratskhelia rimane uno dei pezzi di punta della squadra, e sarà importante per il club preservare le sue risorse e gestire il suo trasferimento, qualora ci fossero offerte interessanti in arrivo.
Un tema ricorrente nella conversazione di Conte è stato quello della solidità del gruppo. Nonostante il mercato abbia portato via pedine fondamentali, l’allenatore ha elogiato l’unità e la determinazione della sua squadra. “Voglio sottolineare la maturità del gruppo,” ha detto, riflettendo sul modo in cui i giocatori hanno mantenuto viva la voglia di vincere nonostante le circostanze.
Conte ha descritto il suo gruppo come “granitico”, senza timore di spendere parole forti nei loro confronti. Tale coesione è cruciale in un momento in cui ogni partita conta, e la capacità di rimanere concentrati e motivati può fare la differenza nel percorso di una stagione così competitiva.
Queste dichiarazioni evidenziano un allenatore che non solo analizza i risultati sul campo, ma anche il morale e l’atteggiamento della squadra. L’importanza di mantenere un ambiente positivo è evidente, e la fiducia tra allenatore e giocatori potrebbe essere la chiave per affrontare le sfide imminenti.
Con il percorso che si preannuncia lungo e impegnativo, Napoli e Conte sembrano pronti a scrivere una nuova pagina della propria storia calcistica, e il clima attuale fa ben sperare per il proseguo della stagione.