In un’altra intensa giornata di campionato, il Napoli si è imposto sull’Empoli, conquistando tre punti fondamentali nonostante una prestazione sotto tono, soprattutto nel primo tempo. L’analisi del prof. Guido Trombetti durante il programma “Un Calcio alla Radio” offre spunti interessanti sulla partita, sul momento della squadra e sui giocatori chiave. Un’analisi che evidenzia la bellezza e le contraddizioni del calcio moderno.
Napoli, un primo tempo in difficoltÃ
Il Napoli ha affrontato l’Empoli con una prestazione che ha lasciato molto a desiderare nel corso del primo tempo. La squadra partenopea si è trovata a dover gestire una netta supremazia dell’Empoli che ha messo in evidenza una mancanza di incisività e fluidità nel gioco. I toscani, infatti, hanno mostrato un predominio sul piano del gioco, riuscendo a creare diverse opportunità , anche se solo con tre tiri nello specchio della porta, nessuno dei quali ha creato particolari apprensioni per il portiere Caprile. Il primo tempo ha messo in evidenza le difficoltà del Napoli nel trovare il ritmo giusto, portando alcuni esperti a definire la vittoria come “sporca“. Ma cosa si intende esattamente con questa espressione? In sostanza, si tratta di una vittoria che, pur non brillando per il bel gioco, è stata conquistata attraverso un episodio decisivo: il rigore messo a segno nella ripresa.
I numeri e la concretezza della squadra
Ad analizzare il percorso del Napoli emerge un dato interessante: nonostante le preoccupazioni sollevate da un attacco in ombra, la squadra ha ottenuto risultati significativi nel campionato, vincendo sei delle ultime sette partite e pareggiando solo con la Juventus. Questi numeri testimoniano la grande resilienza e la capacità di sfruttare le occasioni, un aspetto che il prof. Trombetti mette in evidenza con orgoglio. Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, la fortuna non può essere il solo motore di questa striscia positiva. È evidente che la squadra sta dimostrando una solidità e un’affidabilità che si possono attribuire a un lavoro costante e a una pianificazione strategica. Chi conosce il calcio sa quanto gli estremi vantaggi, come la striscia di vittorie, possano richiedere oltre alla bravura anche una dose significativa di fortuna, ma in questo caso il Napoli sembra poter rivendicare il merito delle proprie vittorie.
Le preoccupazioni per l’attacco del Napoli
Tuttavia, non mancano le preoccupazioni per il futuro, in particolare riguardo all’efficacia offensiva della squadra. Il prof. Trombetti sottolinea che, senza gol, non ci possono essere vittorie a lungo termine. Il rendimento di Lukaku, ad esempio, risulta al momento deludente, e può far temere che non si sia trattato della miglior scelta da parte della dirigenza. Anche Kvara, che aveva brillato lo scorso anno, sembra essere in difficoltà , non tanto a livello fisico, quanto nel complesso del suo gioco.
Si discute quindi della questione riguardante il contratto del giocatore, che a detta di Trombetti non dovrebbe influenzare le sue prestazioni in campo. Tuttavia, il clima teso che si è creato attorno alla figura di Kvara non è di certo positivo. Il presidente De Laurentiis, con alcune affermazioni considerate poco felici, ha contribuito a rendere la situazione ancor più complessa. La mancanza di efficacia in attacco potrebbe risultare un ostacolo per le ambizioni del Napoli in questo campionato.
In questo scenario, le considerazioni del prof. Trombetti mettono in evidenza non solo le qualità tecniche della squadra, ma anche l’importanza di una gestione serena all’interno dell’ambiente e le opportunità di recupero che il Napoli dovrà necessariamente affinare per mantenere il passo di vertice nel campionato. La sfida per il Napoli non si limita soltanto a ottenere risultati, ma anche a trovare continuità e solidità in tutte le fasi del gioco.