Nel cuore del Parco Verde a Caivano, gli eventi di questo Natale 2023 si tingono di malinconia e tensione. La decisione di non celebrare la messa della vigilia è un segnale palpabile della difficile situazione che la comunità sta attraversando. Don Maurizio Patriciello, parroco noto per il suo impegno sociale, ha spiegato le motivazioni dietro tale scelta, rivelando un clima di insicurezza e preoccupazione. In un territorio segnato dalla criminalità, questi momenti di festa si trasformano in un monito di responsabilità e vicinanza.
Le ragioni della mancanza della messa della vigilia
Quest’anno, per la prima volta, non si è tenuta la messa di mezzanotte presso la chiesa del Parco Verde. Don Maurizio Patriciello ha condiviso con il quotidiano Avvenire che ci si è risparmiati possibili incidenti, accertando che la priorità è la sicurezza dei fedeli. Il clima di tensione, aggravato dagli sgomberi delle abitazioni occupate abusivamente dalla camorra, ha portato a una drastica riduzione della partecipazione alla vita parrocchiale. Il sacerdote ha sottolineato che molte famiglie, in particolare i più piccoli, non frequentano più l’oratorio o il catechismo, generando un senso di tristezza collettiva.
Le statistiche parlano chiaro: trentasei famiglie sono state sfrattate, con la cifra totale di familiari coinvolti che supera le duecentocinquanta, alcuni dei quali sfrattati a causa di problemi legali. Don Maurizio ha espresso il suo rammarico per questi avvenimenti, riconoscendo che la comunità sta soffrendo a causa della situazione. Il 28 novembre, giorno in cui oltre mille forze dell’ordine hanno eseguito gli sgomberi, ha segnato un punto di svolta. La vita nel parco è cambiata radicalmente, creando un’atmosfera di apprensione e vulnerabilità.
Un’atmosfera natalizia diversa
Come manifesto di questo dolore collettivo, l’aspetto della chiesa è cambiato. Quest’anno, il tradizionale albero di Natale e le decorazioni floreali non sono state esposte. Solo un modesto presepe rimane a testimoniare la speranza e la fede della comunità, un veloce richiamo alla sobrietà e al rispetto per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria casa. Don Patriciello ha spiegato che non si tratta solo di decorazioni, ma di un modo per affrontare l’incertezza del momento con una consapevolezza profonda.
In un quartiere che ha ospitato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa, la situazione sembra in parte mutata. Don Maurizio ha notato una significativa diminuzione della vendita di droga, un cambiamento che rappresenta un cambiamento in una realtà complessa come quella del Parco Verde. “Non c’è più quell’intimidazione costante che ci accompagnava ogni giorno” ha affermato. Questo segna un passo importante verso un futuro più promettente, anche se il percorso è ancora lungo.
La solidarietà delle istituzioni
Il clima di solidarietà e vicinanza per Don Maurizio e la comunità è stato incentivato anche dalle parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha riconosciuto la difficoltà della situazione e ha espresso sostegno alla missione del parroco. La sua dichiarazione ha illuminato la necessità di ribellarsi contro le pressioni della criminalità organizzata, esortando la comunità a unirsi per costruire un futuro migliore.
Anche il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha evidenziato la gravità della situazione, sottolineando come la mancata celebrazione della messa della vigilia generi tristezza e richieda una risposta di solidarietà da parte di tutti. Ha invitato le istituzioni a intraprendere un’azione incisiva per garantire un futuro più dignitoso e contrastare il potere della camorra e le difficoltà sociali dell’area.
Al Parco Verde, l’atmosfera natalizia quest’anno è segnata dalla lotta per la legalità e dalla ricerca di un nuovo riscatto sociale. Ogni gesto, ogni parola, diventa simbolo di speranza per una comunità che si trova a dover affrontare sfide senza precedenti.